Home 2015 7 settembre VARIE MODERNIZZARE LE UNIVERSITÀ INVESTENDO NON SOLO IN RICERCA MA ANCHE IN INSEGNAMENTO DI ALTA QUALITÀ
MODERNIZZARE LE UNIVERSITÀ INVESTENDO NON SOLO IN RICERCA MA ANCHE IN INSEGNAMENTO DI ALTA QUALITÀ PDF Stampa E-mail

Nel suo terzo articolo su FQ in meno di una settimana, Feltri dichiara laconico che “il sistema universitario italiano fa un po’ schifo”. Se fosse davvero così, tuttavia, non si capirebbe come mai i nostri laureati italiani abbiano così spesso notevole successo all’estero sia nelle discipline umanistiche che nelle scienze e nelle scienze sociali. Né lo studio del CEPS né gli altri dati citati nel terzo articolo (relativi per altro alle scuole superiori) sembrano giustificare le conclusioni alle quali Feltri giunge. Come in tutti i paesi del mondo, ci sono università d’eccellenza e altre meno buone, laureati bravissimi e altri meno bravi. L’eccellenza si trova sia nelle scienze sociali, legge e economia (inclusa la Bocconi di Feltri), che nelle scienze umanistiche (in università come la Scuola Normale Superiore di Pisa, ma non solo). Il problema vero, semmai, è la scarsa modernizzazione delle università italiane di fronte a un mercato del lavoro sempre più complesso e articolato. Tale modernizzazione è al centro di un recente rapporto indirizzato alla Commisione Europea che invita le università e i governi europei a investire non solo in ricerca ma anche in insegnamento di alta qualità. In sostanza, perché le università europee e italiane raggiungano valori di eccellenza nella ricerca e producano studenti competitivi nel mondo del lavoro nazionale e internazionale bisogna che la qualità dell’insegnamento sia elevata e integrata con la ricerca (quello che nel mondo anglosassone si chiama ‘research-led teaching’). Eppure, stando a un recentissimo rapporto prodotto dall’European Parliamentary Research Service (EPRS), l’Italia è uno dei paesi europei che a livello governativo investe meno di tutti nella formazione, mentre l’investimento privato richiesto alle famiglie pare essere in crescita. L’investimento del governo negli anni 2008-2013, inoltre, è calato di oltre il 10%. Perciò il vero ascensore sociale, rispondendo ad un altro punto discusso nell’ultimo articolo di Feltri, non è tanto la materia scelta all’università quanto l’accesso a un’istruzione pubblica di qualità. (Fonte: D. Azzolini, Roars 21-08-15)