Home 2015 7 settembre VARIE SECONDO I GURU DELL'INNOVAZIONE DELLA SILICON VALLEY LE UNIVERSITÀ NON STANNO INSEGNANDO LE COSE GIUSTE
SECONDO I GURU DELL'INNOVAZIONE DELLA SILICON VALLEY LE UNIVERSITÀ NON STANNO INSEGNANDO LE COSE GIUSTE PDF Stampa E-mail

Le startup, che oggi rappresentano la speranza dell'impresa giovane in Italia, hanno in realtà conosciuto il pieno sviluppo almeno 10 anni fa. Dove? Ma nella Silicon Valley, of course. Per questo, se i guru dell'innovazione sanciscono il fallimento degli studi universitari dovremmo aspettarcelo anche qui in Italia. Probabilmente, tuttavia, dovremmo aspettare altri dieci anni perché la profezia si compia. Il problema, si legge su Techcrunch.com, è che "non solo i costi dell'istruzione stanno entrando in una spirale fuori controllo, ma gli studenti lasciano l'università senza la capacità di produrre...qualsiasi cosa. Viviamo nell'era del codice, e tuttavia, gli studenti universitari si laureano a malapena in grado di leggere o scrivere un saggio - per non parlare di fare un app". Davanti all'estrema unzione dell'università da parte degli impietosi nerd della Silicon Valley, a nulla vale sbandierare le classifiche universitarie mondiali, dove tuttavia i college a stelle e strisce occupano sistematicamente le prime posizioni. Eppure, "i piani di studio sembrano progettati in un epoca preistorica" si legge sul portale statunitense. "Ovunque negli Stati Uniti, Austin, o New York o in altre città, o al di fuori degli Stati Uniti come il Giappone e l'India, stiamo vedendo lo stesso problema fondamentale, cioè che le università non stanno insegnando le cose giuste" dichiara Ashu Desai, co-fondatore di "Make School", percorso alternativo all'università dalle caratteristiche particolarmente tecniche. Le più promettenti e/o affermate aziende californiane sembrano così guardare con sempre più interesse alle scuole che preparino al "saper fare", e velocemente. Questi percorsi alternativi all'università hanno di norma una durata inferiore, e hanno il pregio di infondere agli studenti non solo il pensiero critico, ma anche capacità ingegneristiche e produttive da mettere subito all'opera nel campo dell'innovazione e della tecnologia. Se questo si avverasse anche in Italia, potremmo assistere al boom delle scuole professionalizzanti e degli ITS (Istituti Tecnici Superiori). In comune con le scuole tecniche americane, come la Make School di Desai, hanno infatti il carattere tecnico e la rapidità del percorso rispetto ai classici corsi di laurea. (Fonte: redazione ANSA 22-07-15)