Home 2015 7 settembre UE. ESTERO TURCHIA. SI LICENZIANO DOCENTI UNIVERSITARI STRANIERI
TURCHIA. SI LICENZIANO DOCENTI UNIVERSITARI STRANIERI PDF Stampa E-mail

Alla Artuklu Üniversitesi di Mardin, una città di circa 80.000 abitanti a pochi chilometri dal confine siriano, a 14 docenti stranieri è stato comunicato il termine anticipato del loro contratto. Tra loro anche Federica Broilo, laurea in lingue e civiltà orientali a Ca’ Foscari di Venezia e dal 2011 docente presso l’ateneo. “I nostri contratti scadevano tutti a fine anno, ma il 22 giugno l’amministrazione ci ha comunicato che già a partire dal 30 settembre non servivamo più – spiega la studiosa –. Dei 42 stranieri che insegnano qui sono stati mandati via tutti gli europei e gli americani, più una parte dei curdi iracheni o siriani”. I sindacati contestano la rigidità e soprattutto la natura politica del provvedimento, che sarebbe accompagnato da una vera e propria campagna diffamatoria. Gli studenti intanto hanno scelto da che parte stare: una petizione on line a favore della professoressa italiana ha infatti già superato le 500 firme. Contro gli stranieri, accusa Federica Broilo, ci sarebbe inoltre stata una vera e propria campagna di mobbing: “Prima ci hanno negato l’alloggio, a cui hanno invece diritto i professori fuori sede, in seguito anche i rimborsi per la partecipazione a convegni. Solo noi siamo rimasti esclusi dagli aumenti di stipendio. Ultimamente mi hanno perfino negato le ferie e il permesso di accedere alle biblioteche”. “Credo che la situazione sia peggiorata dopo che, alle ultime elezioni del 7 giugno, il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) del presidente Erdoğan ha perso la maggioranza assoluta del parlamento. Adesso il governo si sente con l’acqua alla gola e cerca di colpire non tanto gli stranieri quanto i nostri capi dipartimento, molti dei quali sono curdi”. Mardin infatti, splendida città medievale sul fiume Tigri, è in larga parte abitata da una popolazione curda. (Fonte: D. Mont D’Arpizio, IlBo 14-07-15)