Home 2015 26 ottobre LAUREE–DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE MEDICINA IN ROMENO AL VIA AD ENNA. MA IL MIUR CONTINUA A DEFINIRLA «NON AUTORIZZATA»
MEDICINA IN ROMENO AL VIA AD ENNA. MA IL MIUR CONTINUA A DEFINIRLA «NON AUTORIZZATA» PDF Stampa E-mail

L’università Dunarea de Jos di Galati, Romania, ha fissato l’inaugurazione dell’anno accademico a Enna il 14 dicembre. I corsi che stanno per cominciare sono medicina generale e professioni sanitarie per circa un centinaio di ragazzi. Intanto, gli studenti sono già in classe ad imparare il romeno. Perché l’università Dunarea de Jos di Galati, Romania, ha già aperto i battenti in Sicilia, ad Enna, nei locali dell’ex biblioteca di Ateneo nella Cittadella Universitaria. Nonostante il ministero dell’Istruzione lo scorso 2 settembre avesse intimato di non farlo e la ministra Stefania Giannini avesse fatto mandare ben due diffide «dall’andare avanti a tutti i soggetti coinvolti prima di aver chiarito la questione». Gli studenti italiani, quasi tutti siciliani, hanno già cominciato il corso di lingua romena, 360 ore obbligatorie per poter essere ammessi al test di ammissione alla facoltà di medicina. Ai primi di dicembre, chi avrà passato il test potrà cominciare a frequentare le lezioni di medicina e professioni sanitarie con i prof romeni della Dunarea di Galati che arriveranno in Sicilia. E poi laboratori e praticantato nell’ospedale di Enna, secondo un accordo con la Regione Sicilia. E le diffide del Miur? Ne dovrebbe arrivare una terza. «Io non apro i corsi - risponde l’ex senatore Pd Vladimiro Crisafulli che con la Fondazione Proserpina sta gestendo l’apertura della Dunarea -, io mi limito a dare la logistica, i locali, mandare a prendere i professori quando arriveranno. Il Miur non deve diffidare me, ma sentire il ministero romeno». Anche il direttore della Dunarea ha sostenuto che quella di Enna, «non è una succursale ma un’estensione che rispetta la normativa romena ed europea e i titoli di studio che verranno rilasciati sono riconosciuti sul territorio italiano ed europeo senza la necessità di alcun passaggio aggiuntivo e riconoscimenti successivi». Ma il Miur continua a definire «non autorizzata» l’iniziativa romena. E fa partire una terza diffida. Dopo aver incaricato anche l’ufficio legale di seguire la questione. (Fonte: http://www.corriere.it 15-10-15)