Home 2015 26 ottobre RECLUTAMENTO UNIVERSITÀ DEL SUD. IN QUATTRO ANNI PERDONO 281 PUNTI ORGANICO
UNIVERSITÀ DEL SUD. IN QUATTRO ANNI PERDONO 281 PUNTI ORGANICO PDF Stampa E-mail

La nostra Università vive uno stato di emergenza complessiva, ma in alcune zone del paese, il Sud in particolare, questa situazione è particolarmente grave. La ragione risiede nelle diverse condizioni di partenza degli atenei del Sud, ma soprattutto a causa degli “indicatori” di valutazione utilizzati per lo stanziamento delle poche risorse disponibili che hanno notevolmente sfavorito gli atenei meridionali. In sostanza in questi anni di riduzione costante delle risorse si è verificato un processo di redistribuzione delle stesse a svantaggio della maggioranza degli atenei del Sud. Consideriamo ad esempio il caso dei punti organico, che riguardano direttamente la possibilità di un ateneo di assumere e cioè di ricambiare e ringiovanire la propria classe docente. In questi anni le politiche premiali hanno pesantemente sfavorito gli atenei meridionali. Solo quest’anno lo “stacco” di PO tra atenei del Centro Nord e del Sud è di 18 punti percentuali (calcolati rispetto alla distribuzione che si avrebbe se il tetto massimo fosse stabilito a livello di ateneo e non di sistema). Caso emblematico è quello della Sicilia che perde ben 29 punti organico e della Campania che si assesta a -19. All’indomani dell’assegnazione 2015, questo è il travaso complessivo prodotto dai perversi meccanismi dei punti organico. Complessivamente in 4 anni il Sud perde 281 punti organico, il Centro 60 mentre il Nord ne guadagna 341 con un privilegio particolare per la Lombardia e per le cosidette università speciali. (Fonte: F. Sinopoli e A. Campailla,www.flcgil.it 03-09-15)