Home 2015 26 ottobre RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA PUBBLICAZIONI A PIÙ AUTORI. COME CALCOLARE IL CONTRIBUTO DATO DA CIASCUNO
PUBBLICAZIONI A PIÙ AUTORI. COME CALCOLARE IL CONTRIBUTO DATO DA CIASCUNO PDF Stampa E-mail

Quanti autori contribuiscono veramente alla stesura di un articolo e cosa significa essere autore nelle diverse discipline? E’ la domanda che si pone un recente articolo sul Wall Street Journal di R.L. Hotz ripreso da R. Holmes nel suo blog University Ranking Watch per denunciare le ripercussioni di quella che definisce come authorship inflation sui ranking internazionali. In un certo senso è anche la domanda che si pone Phil Baty, editor dei THE World University Rankings. L’inclusione di lavori di ricerca con un numero elevato di autori mentre non muta la posizione di grandi università multidisciplinari, potrebbe avere effetti distorsivi sul posizionamento di istituzioni con un numero molto più esiguo di pubblicazioni. Per questo motivo THE ha deciso di escludere nell’edizione 2015-16, i lavori di ricerca con più di 1000 autori, riconoscendo tuttavia l’imperfezione di questo tipo di soluzione. Editori, ricercatori ed organismi che si occupano di come descrivere al meglio le attività di ricerca definendo gli standard (ad esempio CASRAI Consortia Advancing Standards in Research Administration Information) si sono posti il problema di come descrivere chi ha fatto cosa all’interno di un lavoro di ricerca. Con questa finalità è nato il progetto CRediT. Ormai sono molti gli editori che in fase di submission di un articolo chiedono di esplicitare chi ha fatto cosa e riportano questa informazione in calce all’articolo quando viene pubblicato. Alcuni fanno ciò secondo un format strutturato, altri richiedono invece semplicemente di compilare una stringa di testo. Affinché tuttavia questa informazione possa essere utilizzata per analisi su larga scala e per elaborazioni di grandi numeri di articoli è necessaria una standardizzazione della tassonomia utilizzata e la possibilità di esprimerla in un linguaggio leggibile dalle macchine. Nel 2012, a seguito di un workshop organizzato da Wellcome Trust e Università di Harvard, che metteva insieme diversi stakeholders (editori, enti finanziatori della ricerca, ricercatori) interessati ad analizzare diversi modelli di attribuzione degli articoli, è stato avviato un progetto pilota per lo sviluppo di una tassonomia per la descrizione delle diverse attività che ruotano intorno alla stesura di un articolo. (Fonte: P. Galimberti, Roars 01-10-15)