Home 2015 26 ottobre RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA VALIDO IL CRITERIO DI ATTRIBUZIONE PARITARIA AI COAUTORI DEI LAVORI COLLETTIVI
VALIDO IL CRITERIO DI ATTRIBUZIONE PARITARIA AI COAUTORI DEI LAVORI COLLETTIVI PDF Stampa E-mail

Si definiscono pubblicazioni in collaborazione quelle redatte da diversi autori, che possono essere due ma anche di più. Di queste pubblicazioni se ne fanno tante, specie in certi settori disciplinari, ma, proprio per il fatto di essere il risultato del contributo di diversi autori, c'è chi tende a sminuirne il valore, sul presupposto dell'impossibilità o dell'estrema difficoltà di stabilire l'apporto dei singoli studiosi. E’ ora intervenuta su questa materia una sentenza del Tar del Lazio, sez. III, n.11339 del 22 settembre 2015. A suscitare la decisione del Tribunale è stato un ricorso contro il Miur, avverso l'esclusione dalla docenza presentato da uno studioso, la cui produzione scientifica era costituita da pubblicazioni scritte in collaborazione con altri autori (per la precisione ben 14 delle 18 presentate). Proprio tale circostanza era stata giudicata decisiva nel determinare l'esito sfavorevole della procedura, stante che, secondo il criterio prefissato dalla Commissione, le predette pubblicazioni in collaborazione erano "non valutabili" per l'impossibilità di stabilire con certezza l'apporto individuale del candidato. Viceversa, i giudici del Tar, nell’accogliere il ricorso, hanno ritenuto tale criterio, come il giudizio finale della commissione stessa che ne è derivato, "essere in evidente contrasto rispetto ai dettami e alla prassi seguiti dalla comunità scientifica di riferimento e all'impostazione editoriale, seguita a livello internazionale dalle primarie riviste scientifiche del settore". Il Collegio ha concluso aderendo pienamente alla costante giurisprudenza del Consiglio di Stato, secondo cui "sono le caratteristiche del settore disciplinare e la volontà degli stessi coautori, implicita nella mancata specifica attribuzione di apporti più chiaramente distinguibili, a fare ritenere assolutamente equivalente il loro apporto (come evenienza normale) e quindi, giustificato e razionale il criterio di attribuzione paritaria ai coautori dei lavori collettivi". (Fonte: R. Tomei, Il Foglietto 01-10-15)