Home 2015 23 novembre IN EVIDENZA HUMAN TECHNOPOLE. ITALY 2040. PROGETTO DI UN POLO INTERNAZIONALE DI RICERCA E TECNOLOGIA APPLICATA NELL'AREA DELL'EXPO
HUMAN TECHNOPOLE. ITALY 2040. PROGETTO DI UN POLO INTERNAZIONALE DI RICERCA E TECNOLOGIA APPLICATA NELL'AREA DELL'EXPO PDF Stampa E-mail

Un progetto molto ambizioso dovrà realizzare a Milano il centro di eccellenza mondiale per il miglioramento della vita in tutti i suoi aspetti. Questo è il piano per il dopo Expo (25 cartelle in inglese dal titolo provvisorio «Human technopole. Italy 2040») presentato a Milano dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il progetto propone di creare in una parte dell'area dell'Esposizione universale un polo internazionale di ricerca e tecnologia applicata. Dedicato non solo all'alimentazione, tema dell'Expo, ma a tutte le competenze che possono contribuire all'allungamento e al benessere della vita. Si mira quindi all'interazione fra scoperte e tecnologie mediche, welfare in una società che invecchia, innovazioni nei materiali sostenibili e nel ciclo dell'acqua e del rifiuti, fino alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale «come parte di un'alta qualità della vita per i cittadini di tutte le età. Il polo indirizzerà la sua attività a precisi obiettivi contenuti nella «Italy 2040 vision», costruiti sulla credibilità di un Paese che eccelle proprio per la durata e la qualità della vita. Dovrà attrarre i migliori talenti mondiali e lavorare in sinergia con le aziende private, con ricadute positive sui cittadini e sull'economia. Il polo è pensato per occupare un'area di 70 mila metri quadrati su un totale di un milione e 100 mila dell'Expo (di cui circa la metà destinata a verde).A regime, «Human Technopole» impegnerà più di 1.600 scienziati organizzati in sei distretti: genomica; neurogenomica; nutrizione; modelli matematici e scienza dei dati; bioinformatica; impatto socioeconomico. Il costo del progetto a regime è stimato in 145 milioni l'anno: il 55-60% per il personale, il 15-20% per le infrastrutture, il 20-30% per la ricerca e sviluppo. Secondo Renzi, il piano, che è stato scelto fra diverse alternative, supera la dimensione localistica e rappresenta la miglior proposta per raccogliere l'eredità dell'Expo e rilanciarla su scala mondiale con il sostegno del governo. (Fonte: E. Marro, CorSera 08-11-15)