Home 2015 23 novembre LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE ACCADEMIE DI BELLE ARTI E CONSERVATORI DI MUSICA. MINACCIA DI DECLASSAMENTO
ACCADEMIE DI BELLE ARTI E CONSERVATORI DI MUSICA. MINACCIA DI DECLASSAMENTO PDF Stampa E-mail

Le vere cenerentole dell'alta formazione continuano ad essere sempre di più le Accademie di Belle Arti e i Conservatori di Musica, considerati invece all'estero delle vere e proprie eccellenze italiane. Da sedici anni, dopo l'approvazione della legge 508 del 1999, che teoricamente prevedeva la messa a regime in senso universitario del sistema dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), le Accademie di Belle Arti e i Conservatori paradossalmente sono bloccati dall'inefficienza burocratica e dal disinteresse politico. Anche oggi, infatti, di universitario non c'è ancora nulla, se non l'impegno dei docenti, in quelle Accademie che hanno artisti che tutto il mondo ci ha invidiato. Il ministro Giannini non sembra intenzionata a voler consentire la messa a ordinamento dei corsi di diploma accademici di secondo livello (le lauree magistrali), tenuti dalle Accademie a titolo sperimentale fin dal 2003. Ma si sta profilando una minaccia ben peggiore che ha il sapore di una beffa: il 17 settembre scorso è stato pubblicato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alla mobilità intercompartimentale dei dipendenti della pubblica amministrazione in cui i docenti delle Accademie sono collocati nell'area III F1, equiparati cioè ai professori di scuola media e liceo, al pari inoltre del livello più basso dei funzionari delle Sovrintendenze e degli impiegati del Provveditorato. E la questione non finisce qui. Nell'ambito dei decreti attuativi della riforma Madia in corso di definizione, giunge la notizia di un imminente e definitivo inserimento del personale docente delle Accademie nel comparto di contrattazione sindacale della Scuola.Chissà che scalpore susciterebbe una simile retrocessione se fosse inflitta, in Gran Bretagna e in Francia, alla Royal Academy of Arts di Londra e all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. (Fonte: G. Simongini, Il Tempo 26-10-15)