Home 2015 23 novembre RECLUTAMENTO RICERCATORI. MILLE RTDB NELLA LEGGE DI STABILITÀ
RICERCATORI. MILLE RTDB NELLA LEGGE DI STABILITÀ PDF Stampa E-mail

L'ex ministro Gelmini voleva eliminare la figura dei ricercatori a vita, proposito sulla carta anche condivisibile. In pratica, la riforma sommata al taglio dei finanziamenti e al blocco del turnover (deciso da Tremonti, va avanti dal 2009 e durerà fino al 2018), ha avuto come risultato quello di abolire i ricercatori “tout court”: negli ultimi cinque anni se ne sono persi almeno 10mila, 2.100 solo nel 2014 (anno in cui a fronte di 2.300 pensionamenti sono stati attivati appena 140 nuovi contratti per RTDb). Così i numeri del personale di ricerca sono crollati: secondo una recente ricerca della Flc Cgil, in Italia ci sono 151mila ricercatori, a fronte dei 429mila del Regno Unito e dei 520mila della Germania. Pochi anche in rapporto alla popolazione e nel confronto col resto d’Europa: l’Italia ha “mezzo” ricercatore (0,6) ogni mille abitanti, rispetto ai 3,7 della Finlandia, i 3,1 dell’Austria e i 2,6 della Germania che guidano la classifica continentale. Adesso il governo torna a stanziare risorse per assumere nuovi ricercatori: almeno mille nei prossimi due anni. Il provvedimento è contenuto all’interno della Legge di Stabilità 2016. Tra tagli e ombre, l'art. 1, commi 133-136 del maxiemendamento (ex art. 17) prevede “l’incremento del fondo per il finanziamento ordinario delle università statali per l’assunzione di ricercatori”. In soldoni, 55 milioni di euro nel 2016 e 60 milioni nel 2017 per assumere mille ricercatori di Fascia B (RTDb). (Fonte: L. Vendemiale, FQ 07-11-15)