Home 2015 23 novembre RECLUTAMENTO RICERCATORI. LA LIBERALIZZAZIONE DELLE ASSUNZIONI SAREBBE MEGLIO PER GLI RTDB CHE PER GLI RTDA
RICERCATORI. LA LIBERALIZZAZIONE DELLE ASSUNZIONI SAREBBE MEGLIO PER GLI RTDB CHE PER GLI RTDA PDF Stampa E-mail

Nella bozza di legge di stabilità, approvata dal Senato, una norma (art. 1, co. 137 del maxiemendamento), prevede che i ricercatori a tempo determinato di tipo A - i c.d. RTDa istituiti dalla legge 240/2010, il cui contratto dura 3 anni, prorogabili a un massimo di 5 - non costino più nemmeno un punto organico. In pratica, si dice agli atenei "ricchi" che saranno liberi di assumere tutti i giovani (e non più giovani) ricercatori che vorranno, ognuno dei quali può erogare 60 ore di didattica effettiva, più l'assistenza negli esami, nelle tesi ecc. La notizia sarebbe stata indubbiamente positiva se la liberalizzazione avesse riguardato l'altro tipo di ricercatori - quelli di tipo B. A differenza degli RTDa gli RTDb sono più impegnativi da assumere, anche perché se lavorano bene e conseguono l'ASN, l'ateneo dovrà assumerli come professori associati. Non è un caso se negli scorsi anni gli atenei hanno attivato pochissimi contratti di questo tipo (solo 195 in tutta Italia nel 2014): un RTDb, cioè un futuro professore associato, costa più soldi e più punti organico e - soprattutto - è per sempre. Ma col sistema vigente, gli atenei hanno interesse a elevare almeno alcuni RTDa al rango di RTDb: assumere un nuovo RTDa costerebbe più punti organico che passarlo a RTDb. (Fonte: M. Viola, uninews24.it 25-11-15)