Home 2015 23 novembre STUDENTI CORSI DI RECUPERO ORGANIZZATI DAGLI ATENEI. SINDROME DIDATTICISTA DEL «SUCCESSO FORMATIVO OBBLIGATORIO»
CORSI DI RECUPERO ORGANIZZATI DAGLI ATENEI. SINDROME DIDATTICISTA DEL «SUCCESSO FORMATIVO OBBLIGATORIO» PDF Stampa E-mail

Vi è la convinzione che sia sufficiente istituire corsi, organizzare lezioni, svolgere azioni di «recupero» per colmare vuoti di conoscenza e dare alle persone le competenze che non hanno acquisito durante molti anni di studio e di frequenza delle scuole. Esempio di una tale speranza - tanto patetica quanto pericolosa - sono i cosiddetti Corsi Zero organizzati da diversi Atenei italiani anche in seguito ai risultati dei test di ingresso ai vari Corsi di Laurea. Test che nel mio Dipartimento hanno avuto risultati drammatici. La maggior parte dei nuovi iscritti, infatti, ha bisogno di frequentare i Corsi di recupero OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi). Tali Corsi consisteranno in una serie di lezioni tenute in tempi assai stretti su argomenti quali: la lingua italiana, le lingue straniere, le lingue classiche, la matematica. I Corsi Zero in tali discipline saranno «indispensabili per superare la prova di verifica che, a conclusione del corso, permetterà di soddisfare gli OFA entro il primo anno di corso. Riempire le menti di centinaia di studenti con qualche esercitazione e con alcune nozioni di base che avrebbero dovuto assimilare a scuola, ritenendo che in tal modo questi studenti saranno in grado di seguire corsi di Ingegneria, Filologia, Lingue straniere, Filosofia, significa cadere in pieno nella sindrome didatticista del «successo formativo obbligatorio». Vale a dire quanto di più distante ci sia dalla concreta realtà dell’apprendimento, che è fatta di tempi lunghi, di talento naturale, di dialogo maieutico tra maestro e allievo. (Fonte: A. G. Biuso, Roars 07-11-15)