Home 2015 23 novembre VARIE RIENTRO DEI "CERVELLI" SEMPRE MENO CONVENIENTE
RIENTRO DEI "CERVELLI" SEMPRE MENO CONVENIENTE PDF Stampa E-mail

Non solo tornare non conviene ma i cervelli in fuga che, spinti dalla nostalgia, si sono lasciati convincere a rientrare dietro la promessa di incentivi, sono stati beffati. L’amara riflessione consegue alle ultime decisioni del governo in merito alle agevolazioni per il rientro degli italiani all’estero. L’esecutivo infatti, dopo aver prorogato per altri due anni gli sgravi fiscali del piano Controesodo del governo Berlusconi, che sarebbe scaduto il 31 dicembre 2015, ha deciso, a distanza di pochi mesi, di sostituirli con palliativi di importo minore: non più il 70-80% dello stipendio, ma appena il 30%. L’incentivo è stato cancellato dalla norma di settembre sulla internazionalizzazione delle imprese e sostituito con uno decisamente meno generoso. L’unico aspetto consolatorio è rappresentato dal superamento del limite di età, prima fissato al compimento dei 40 anni, che quindi apre le porte degli sgravi fiscali anche ai nati prima dell’1 gennaio 1969. (Fonte: A. De Angelis, investireoggi.it 04-11-15)