Home 2015 23 dicembre IN EVIDENZA CLASSIFICA DEGLI SCIENZIATI ITALIANI PIÙ PRODUTTIVI MEDIANTE L’INDICE DI HIRSCH (H-INDEX). LE ECCELLENZE IN EMILIA-ROMAGNA
CLASSIFICA DEGLI SCIENZIATI ITALIANI PIÙ PRODUTTIVI MEDIANTE L’INDICE DI HIRSCH (H-INDEX). LE ECCELLENZE IN EMILIA-ROMAGNA PDF Stampa E-mail

L’indice di Hirsch (h-index) è un valore che esprime sia la produttività di uno scienziato sia l'impatto che questa ha misurato in base alle citazioni ricevute. Questo indicatore è stato proposto nel 2005 dal fisico argentino Jorge Hirsch (da cui l'H) per valutare quanto uno scienziato ha pubblicato e quanto i suoi colleghi hanno ritenuto importanti le sue pubblicazioni. Ad esempio: un H di 30 significa che lo scienziato ha pubblicato almeno 30 articoli che sono stati citati almeno 30 volte ciascuno, in almeno altri 30 articoli scritti da altri scienziati.
Per entrare nella hit è necessario avere almeno un H di 30. In base alla classifica, il primo italiano è Carlo Maria Croce, oncologo sperimentale che lavora sia presso l’Università di Columbus, Ohio, sia presso l’Università di Ferrara, e che può vantare un H-index eccezionale (191). Secondo, ma non meno importante, è Alberto Mantovani, professore ordinario di Patologia generale e direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), immunologo di fama internazionale, che ha un H index di 155.
Per l’Emilia Romagna, tra i primi con un indice di Hirsch pari o superiore a 100, emergono i fisici Concenzio Bozzi di Ferrara e Paolo Giacomelli di Bologna (entrambi al 31° posto con un H-index di 111), il medico Leonardo M. Fabbri di Modena (32° con un H-index di 110), i fisici Francesco Navarria e Lorenzo Bellagamba di Bologna (entrambi 35° con un H-index di 107), il chimico Vincenzo Balzani di Bologna (41° con un H-index di 101), e l’astrofisico Giovanni Zamorani di Bologna (42° con un H-index di 100).
Un motivo di vanto per l’Università di Modena e Reggio Emilia, e non solo per il primo classificato, è il prof. Leonardo M. Fabbri, pneumologo, che con un H-Index di 110 si classifica al 32° posto assoluto, e 3° in Italia nel campo della ricerca in medicina clinica. A seguire, troviamo infatti il prof. Andrea Cossarizza, ordinario di Patologia generale e immunologo, al 77° posto con un H index di 66, il prof. Clodoveo Ferri, reumatologo al 83° posto con un H-index di 60, e il prof. Antonello Pietrangelo, internista esperto di malattie rare del fegato, all’89° posto con un H-index di 54. (Fonte: quotidiano.net 09-12-15)