Home 2015 23 dicembre FINANZIAMENTI FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO (FFO) 2015. DISTRIBUZIONE DELLA QUOTA "PREMIALE": IL 90% DEL GUADAGNO APPARTIENE A 5 REGIONI
FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO (FFO) 2015. DISTRIBUZIONE DELLA QUOTA "PREMIALE": IL 90% DEL GUADAGNO APPARTIENE A 5 REGIONI PDF Stampa E-mail

La distribuzione dell'FFO 2015 prevede una quota c.d. premiale di 1.385.000.000 €, da distribuire sulla base di quattro indicatori: il 65% della quota premiale dipende dai risultati VQR, il 20% dipende da un indicatore di qualità delle politiche di reclutamento, mentre alla qualità del processo di internazionalizzazione è destinato il 7%, e alla qualità della didattica l’8%. Gli indicatori di performance degli atenei per ciascun aspetto sono costruiti in maniera differente. Alcuni derivano dalla complessa aggregazione di altri indicatori, altri sono più semplici, ma tutti gli indicatori sono correlati alla dimensione di ciascun Ateneo. Gli indicatori VQR e reclutamento (IRAS3 e IRFS1), infatti, sono costruiti in modo da tener conto della dimensione della struttura. L’indicatore di qualità della didattica rappresenta la percentuale di studenti in corso 2013/2014 con almeno 20 CFU nell’anno 2014. Poiché ogni Ateneo riceve il punteggio in base al numero di studenti “attivi” rapportato al totale degli studenti “attivi” italiani, l’indicatore dipende fortemente dalla dimensione dell’Ateneo. L’indicatore più “sganciato” dalla dimensione dell’Ateneo è quello relativo all’internazionalizzazione della didattica. Utilizzando il numero degli iscritti nell’anno accademico 2013/2014 come misura della dimensione di ciascun Ateneo, è facile verificare quanto ciascuna quota premiale dipenda dalla dimensione dell’Ateneo. L’indicatore maggiormente associato alla dimensione è quello relativo alla qualità didattica. Dalla comparazione tra la distribuzione effettiva della parte premiale dell'FFO e la distribuzione ipotetica basata solo sulla dimensione degli Atenei emerge che 32 Atenei (53%) guadagnano qualcosa rispetto alla semplice distribuzione dimensionale mentre 28 Atenei subiscono una perdita. In cifre, sono 147.858.333,65 € che si spostano tra i due gruppi rispetto alla distribuzione dimensionale. Benché Atenei grandi e piccoli siano sparsi tra le due categorie, sembra esserci una maggiore sofferenza negli Atenei con più iscritti: in termini di iscritti 2013/2014, sono 696.573 (46%) gli studenti che guadagnano qualcosa (rispetto alla distribuzione dimensionale) contro 827.222 che ci perdono. Una differenza più evidente tra Atenei che vincono o perdono è nella distribuzione territoriale: la maggioranza di “perdenti” è al Sud mentre i vincenti si trovano quasi tutti al Nord. Raggruppando gli Atenei per regione, appare chiaro che il 90% del guadagno appartiene a 5 regioni: Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia, Toscana. Il 95% della perdita è a carico di 5 regioni: Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. (Fonte: B. Bruno, Roars 03-12-15)