Home 2015 23 dicembre LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE ISTRUZIONE TECNICA. GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) HANNO 4.000 ISCRITTI RISPETTO AGLI 880.000 DELLA GERMANIA E AI 116.000 DELLA FRANCIA
ISTRUZIONE TECNICA. GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) HANNO 4.000 ISCRITTI RISPETTO AGLI 880.000 DELLA GERMANIA E AI 116.000 DELLA FRANCIA PDF Stampa E-mail

L'istruzione tecnica è una buona formazione per i giovani, è necessaria per le imprese e il mondo del lavoro ed è strategica per la competitività del Paese. Queste in sintesi le conclusioni, presentate a un convegno, del rapporto di ricerca di Treellle/Fondazione Rocca su: "Innovare l'istruzione tecnica secondaria e terziaria - per un sistema che connetta scuola, università e impresa" che mira a valutare l'impatto delle riforme introdotte nel 2008/2010 (Fioroni, Gelmini) sull'istruzione tecnica secondaria nonché sugli effetti dell'introduzione degli Its (Istituti Tecnici Superiori). Secondo il rapporto per realizzare una buona offerta di istruzione tecnica (a livello secondario e terziario) è necessario che il sistema connetta maggiormente scuola, università e mondo del lavoro. Inoltre occorre rilanciare, innovandola, l'istruzione tecnica secondaria che ha avuto un forte declino di iscritti fino a pochi anni fa e che ora si è stabilizzata sul 32% del totale degli iscritti dei vari ordini della scuola secondaria. A riguardo il rapporto formula una serie di proposte: istituire a livello nazionale Comitati settoriali permanenti con le Parti sociali; rafforzare l'autonomia gestionale degli istituti tecnici introducendo uno statuto speciale; aumentare e rendere effettiva la quota di autonomia curricolare su tutto il quinquennio; intensificare l'apprendimento delle lingue straniere, privilegiando l'inglese. In Italia, diversamente dagli altri Paesi europei, non esiste un'offerta intermedia di formazione tecnica tra la scuola e l'università che ha il monopolio dell'offerta d'istruzione terziaria. Per questa ragione è stato deciso l'avvio degli Istituti Tecnici Superiori (Its) non universitari. Oltre a colmare il vuoto di offerta fra scuola e università gli Its sono stati pensati per rispondere alle richieste del mercato di tecnici superiori; per una più veloce transizione al mondo del lavoro e per ridurre gli abbandoni dell'Università (40%). Ad oggi gli Its che fanno capo a Fondazioni di partecipazione di natura pubblico-privata sono 75 con 197 corsi attivati e circa 4.000 iscritti rispetto agli 880.000 della Germania e ai 116.000 della Francia. Il tutto a fronte di stanziamenti per il periodo 2012-2015 di 17 milioni di euro, di cui il 70% provenienti dal MIUR e il 30% dalle Regioni. Il risultato è che gli Its sono rimasti un settore di nicchia, con risorse insufficienti e quindi non in grado di risolvere l'anomalia italiana. (Fonte: http://tinyurl.com/gmfvwf2 novembre 2015)