Home 2015 23 dicembre VARIE RAPPORTO OCSE SULL'ISTRUZIONE. DATI NEGATIVI PER L'ITALIA
RAPPORTO OCSE SULL'ISTRUZIONE. DATI NEGATIVI PER L'ITALIA PDF Stampa E-mail

L'ultimo rapporto OCSE dice che il 20% dei giovani italiani prende una "laurea completa" (+3% rispetto alla media) ma solo il 42% dei diplomati s'iscrive all'Università: una negatività che ci caratterizza al terzultimo posto dopo il Lussemburgo e il Messico. Ma non è l'unico dato negativo. Oltre ad attirare pochi studenti stranieri, nel 2012 le istituzioni dell'istruzione terziaria hanno speso 10.071 dollari statunitensi per studente: due terzi della spesa media Ocse. È lo 0,9% del Pil nazionale, con un leggero aumento rispetto al livello di spesa dello 0,8% registrato nel 2000. Meno di noi spende il Lussemburgo. Canada, Cile, Corea, Danimarca, Finlandia, Stati Uniti hanno dedicato intorno al 2% all'istruzione terziaria. A questo va ad aggiungersi che il 35% dei 20-24enni non ha un lavoro, non studia, né segue un corso di formazione: i cosiddetti NEET, la seconda percentuale più alta dei Paesi OCSE. Insomma, l'Italia si ritrova fanalino di coda in molte indagini del rapporto.Di segno positivo, secondo l'Ocse, è tuttavia l'accertamento che l'Italia ha chiuso il divario di genere nel tasso dei laureati: le donne costituiscono il 59% dei nuovi laureati. Resta però il gap sul fronte della docenza: le donne sono solo il 37% dei professori universitari (media OCSE 41%). (Fonte: Uninews24 24-11-15)