Home 2016 25 gennaio FINANZIAMENTI L'ITALIA DISINVESTE NELL'UNIVERSITÀ
L'ITALIA DISINVESTE NELL'UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Nel rapporto 2015 “nuovi divari”, pubblicato dalla Fondazione Res, si legge che l’Italia – nel giro di pochi anni – avrebbe compiuto “un disinvestimento molto forte nella sua università, una trasformazione opposta a quella in corso in tutti i Paesi avanzati che continuano invece ad accrescere la propria formazione superiore”. Un esempio su tutti: mentre in Italia il finanziamento pubblico dell’università si contraeva del 22%, in Germania cresceva del 23%. Una questione di crisi economica, si potrebbe dire. In realtà non sarebbe questa la ragione principale. La riduzione della spesa e del personale universitario in Italia è stata molto maggiore rispetto agli altri comparti dell’intervento pubblico: “Tra il 2008 e il 2013 – si legge ancora nel rapporto – i docenti universitari si riducono del 15%, il totale del pubblico impiego di meno del 4%”. Fermo restando che negli altri Paesi dell’Ue, comunque colpiti dalla crisi, non si sono visti tagli così drastici nell’area dell’istruzione superiore. Un sintomo di questa decrescita (o la diretta conseguenza) è l’esiguo numero di laureati che l’Italia conta rispetto all’obiettivo dell’Europa di avere entro il 2020 il 40% di giovani laureati. “L’Italia – sottolinea il rapporto – nel 2014 è ferma al 23,9%”, collocandosi all’ultimo posto tra i 28 stati membri. (Fonte: M. Sopelsa, IlBo 07-01-16)