Home 2016 23 febbraio ATENEI. IT UNIBO E REGIONE EMILIA-ROMAGNA CREANO IL POLO NAZIONALE DEI BIG DATA
UNIBO E REGIONE EMILIA-ROMAGNA CREANO IL POLO NAZIONALE DEI BIG DATA PDF Stampa E-mail

È concentrato in Emilia-Romagna «il 70% della capacità di supercalcolo del Paese. Solo sui big data abbiamo una rete di 1.800 ingegneri, 230 ricercatori stranieri in pianta stabile e 60 corsi di alta formazione. Il futuro del manifatturiero, delle scienze, della medicina è basato sulla capacità di gestire enormi quantità di dati. Noi non dobbiamo inventare nulla. Abbiamo già tutto, si tratta solo di metterlo a sistema». Bastano pochi secondi all’economista Patrizio Bianchi, assessore a Formazione, università, ricerca e lavoro della Regione Emilia-Romagna per far capire la portata del progetto presentato oggi a Bologna, che dà ufficialmente il via allo hub europeo della ricerca, dei big data e delle digital humanities basato a Bologna. In rete ci sono centri all’avanguardia internazionale come il Cineca, Infn, Inaf, Ingv, il network Garr, la rete Lepida, Cnr, Enea e i centri ricerche delle quattro università della via Emilia. Molte sigle che ai non addetti al lavori dicono poco ma che sono l’eccellenza europea in termini di data management & data processing e di patrimonio scientifico, che spazia dalla fisica nucleare alla geofisica, dalle bioscienze alle tecnologie digitali. Il progetto, partito in sordina a novembre con un team di ricercatori coordinati dall’Università di Bologna che ha misurato il perimetro dell’esistente, è pronto ora a presentarsi alla platea imprenditoriale. Bologna e la via Emilia puntano dunque a battere sul tempo - e per competenze - Milano e il progetto post Expo “human technopole”, che mira a fare dell’area dell’Esposizione universale il polo internazionale di ricerca e tecnologia applicata. «Noi qui in regione abbiamo già tutto per essere il polo nazionale dei big data e delle digital humanities - conclude il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - perché quello che abbiamo presentato oggi è solo il filo rosso che unisce grandi infrastrutture e professionalità frutto di un lungo lavoro precedente. Non è un caso se domani terremo proprio all’interno del Cineca (il più grande centro di calcolo italiano, ndr) la nostra assemblea di Giunta». (Fonte: I. Visentini, IlSole24Ore 08-02-16)