Home 2016 22 marzo DOCENTI RISPOSTE SU LOCALISMO E NEPOTISMO ACCADEMICO
RISPOSTE SU LOCALISMO E NEPOTISMO ACCADEMICO PDF Stampa E-mail

I referee italiani sono anonimi e il meccanismo delle amicizie scientifiche vale né più né meno in tutto il mondo. Vogliamo analizzare qualche progetto europeo? Ne vedremmo delle belle. Non è vero che il calo delle risorse corrisponde al calo del personale. Sai benissimo cosa sono i costi standard e sai benissimo che il FFO non copre nemmeno i costi standard. Ma perché fai finta di niente? L'ultimo piano di reclutamento è stato fatto così, perché così ha voluto il ministero, che ha destinato la maggior parte delle risorse al ”piano associati", una specie di sanatoria per i ricercatori "vecchio ordinamento" di cui la Gelmini si era dimenticata, persone senza le quali l'Università, come didattica e ricerca, avrebbe chiuso. Il localismo dei professori non c'entra una beata mazza. E lo sai. Il nepotismo accademico, cioè il desiderio di vedere premiati i propri collaboratori bravi e che se lo meritano, vige in tutto il mondo, con meccanismi diversi, non ci trovo nulla di strano. Il problema è che in Italia le regole cambiano continuamente e le conseguenze per i bilanci dell’università che fanno reclutamento sono incerte. Intanto, dovresti sapere che, per legge, il 20% del reclutamento deve essere di esterni, e questo è a regime dal tempo della Gelmini. (Fonte: A. Rotondi, risposte a permalink, noisefromamerika 19-02-16)