Home 2016 22 marzo FINANZIAMENTI ENTI DI RICERCA. STANZIAMENTI IN CALO
ENTI DI RICERCA. STANZIAMENTI IN CALO PDF Stampa E-mail

La legge di stabilità ha assegnato agli enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR, peraltro riproducendo una separazione incomprensibile quanto odiosa con il resto degli enti di ricerca, 8 milioni di euro per il 2016 e 9 milioni di euro per il 2017 corrispondenti all’assunzione di 215 ricercatori. Sarebbe opportuno che si spiegasse una volta per tutte, quale discrimine sia rispetto all’esigenza di finanziamento della rete della ricerca pubblica di questo Paese, essere vigilati dal MIUR piuttosto che da altri ministeri. Sempre più appare evidente l'urgenza di aprire una discussione politica sulla necessità di una governance unitaria della Ricerca. Vale la pena chiarire subito che si tratta in ogni caso del recupero di una goccia nel mare di tagli commisurati alla Ricerca sia alla capacità assunzionale – al 25% per i tecnici e al 60% per i ricercatori – sia al fondo di finanziamento ordinario - 6 milioni sottratti solo quest'anno -. All’indomani dell’approvazione della legge di stabilità avevamo già commentato questo stanziamento come poco meno di un’elemosina se paragonato non solo alle esigenze del sistema ma all’enorme messe di incentivi alle imprese che rappresentano la vera ossatura degli “investimenti” delle leggi di stabilità 2015 e 2016. Solo gli sgravi per le assunzioni nei settori privati associati alla riduzione dell’IRAP ammontano a 15 miliardi di euro che diventeranno 25 miliardi nel 2017 erogati a pioggia in settori per lo più difficilmente valutabili come strategici per il futuro del Paese. E’ bene avere in mente questi numeri perché deve essere chiaro che le risorse erano e sono disponibili. Ma l’elemosina per gli enti di ricerca è tale non solo se paragonata alle risorse distribuite al referente principale dell’idea di sviluppo del governo in carica, ma anche a quelle assegnate per lo Human Tecnopole di Milano all’IIT, fondazione di diritto privato finanziata direttamente dal ministero del tesoro. Di fatto, con questo stanziamento, si investono le risorse sottratte negli ultimi anni agli Enti di Ricerca in un polo su cui la comunità scientifica già nutre molti dubbi, in diretta concorrenza con le infrastrutture esistenti. (Flc Cgil, 03-03-2016)