Home 2016 22 marzo RECLUTAMENTO IL RIPARTO DEI NUOVI POSTI PER RICERCATORI (RTDB)
IL RIPARTO DEI NUOVI POSTI PER RICERCATORI (RTDB) PDF Stampa E-mail

Il modello di riparto delle nuove risorse (861 RTDb) è basato - così prevede il decreto firmato dal ministro Giannini - su due specifici indicatori: la valutazione della qualità della ricerca (pesa per il 75%) e le politiche di reclutamento (25%) così come valutate dalle pagelle dell'ANVUR. Gli effetti? 409 ricercatori di «tipo b» andranno alle università del Nord, 206 alle università del Centro, mentre solo 245 verranno assunti nelle università del Sud. L'impatto medio di questo piano ricercatori sarà dell'1,80% rispetto all'attuale organico di ordinari, associati e ricercatori, con percentuali che variano dall’1,18% dell'università di Messina al 3,14% dell'Orientale di Napoli (equivalente in realtà a 5 Rtd-b). Dal 2010 a oggi - calcola l'Udu - sono stati persi nelle università ben 7503 tra ricercatori, professori associati e ordinari, che non sono stati sostituiti a causa dei tagli, della critica ripartizione dei punti organico, e del blocco del turnover. Se si guarda meglio all'impatto del piano sul numero di docenti persi dagli atenei si nota - avverte ancora lo studio dell'Udu - come al Nord si “ammortizzerà” il calo dei docenti degli ultimi 5 anni per il 14,76%. Questo rapporto è del 9,62% nelle università del Centro e del 9,49% nelle università del Sud. Questa percentuale arriva addirittura a percentuali drammatiche nelle Isole: 7,6% a Cagliari, 6,35% a Palermo, 5,4% a Catania, 4,98% a Messina. (Fonte: M. Bartoloni, www.ilsole24ore.com 24-02-16)