Home 2016 22 marzo RICERCA. RICERCATORI L’ITALIA HA IL BILANCIO IN ASSOLUTO PIÙ SFAVOREVOLE TRA I “CERVELLI IN FUGA” (BRAIN DRAIN) E QUELLI PROVENIENTI DALL’ESTERO (BRAIN GAIN)
L’ITALIA HA IL BILANCIO IN ASSOLUTO PIÙ SFAVOREVOLE TRA I “CERVELLI IN FUGA” (BRAIN DRAIN) E QUELLI PROVENIENTI DALL’ESTERO (BRAIN GAIN) PDF Stampa E-mail

Su 407 connazionali vincitori di finanziamenti tra il 2007 e il 2013, solo 229 erano collegati a un’istituzione con sede in Italia. E il quadro peggiora se si tiene anche conto dell’incapacità del nostro sistema di attrarre scienziati stranieri: nei sette anni considerati sono venuti a fare ricerca da noi appena 24 studiosi dall’estero. Con un saldo negativo di oltre 200 studiosi, l’Italia risulta quindi lo stato con il bilancio in assoluto più sfavorevole tra i “cervelli in fuga” (brain drain) e quelli provenienti dall’estero (brain gain): non solo menti brillanti che scelgono di lasciare il nostro paese, ma anche fondi importanti sottratti alla nostra ricerca per arricchire quella di altri paesi. Anche per uno studioso contano lo stipendio, le prospettive di carriera e le facilities: da noi ad esempio non c’è ancora il concetto di uno start-up package, un pacchetto di misure e di condizioni da offrire al ricercatore per invogliarlo a lavorare in Italia. Alla fine, quindi, in Italia viene solo chi ha motivi personali per farlo. E non perché da noi la nostra ricerca non sia buona. (Fonte: D. Mont D’Arpizio, IlBo 18-02-16)