Home 2016 22 marzo STUDENTI NUOVE SOGLIE ISEE E ISPE PER L'ANNO ACCADEMICO 2016/2017. LE PROVVIDENZE ECONOMICHE PREVISTE PER LA DISABILITÀ NON DEVONO ESSERE CONTEGGIATE COME REDDITO
NUOVE SOGLIE ISEE E ISPE PER L'ANNO ACCADEMICO 2016/2017. LE PROVVIDENZE ECONOMICHE PREVISTE PER LA DISABILITÀ NON DEVONO ESSERE CONTEGGIATE COME REDDITO PDF Stampa E-mail

Per beneficiare di aiuti allo studio sono stati rivisti i tetti di reddito. Il decreto che fissa le nuove soglie ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) e ISPE (Indicatore di Situazione Patrimoniale Equivalente) per l’accesso alle borse di studio è stato firmato. La conferma viene dalla ministra Giannini, che al termine dell’assemblea generale della CRUI di giovedì mattina (17-03) ha dichiarato: «Sono state rivisitate le soglie ISEE e ISPE nel decreto firmato ieri sera. Le nuove soglie sono rispettivamente 23mila e 50mila euro» per il prossimo anno accademico 2016-17 (quest'anno sono a 20mila e 35mila le soglie massime ISEE e ISPE). Secondo il ministro con le nuove soglie si recupererà «quasi tutto il calo di borse di studio, che si attestava al 21%». «Secondo le nostre previsioni - ha detto - si arriverà a un recupero del 20%, quindi quasi tutto».
Le associazioni dei disabili hanno fatto ricorso contro il nuovo ISEE che somma le pensioni di invalidità al reddito familiare, comportando un innalzamento dell’indicatore e quindi inficiando il diritto ad ottenere altri importanti benefici. I ricorsi sono stati accolti dal Consiglio di Stato. Infatti, il CdS (Sez. IV – sentenza 29 febbraio 2016), confermando la sentenza del T.A.R. Lazio in precedenza pubblicata, ha dichiarato illegittimo il D.P.C.M. 5 dicembre 2013 n. 159, recante il Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente – ISEE, nella parte in cui prevede una nozione di “reddito disponibile” eccessivamente allargata.
L'ANMIL, l’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, plaude alla decisione del Consiglio di Stato sull'esclusione di indennità, prestazioni di invalidità e trattamenti risarcitori dal reddito per l'ISEE. Le borse di studio, come le indennità di accompagnamento per le famiglie con disabili, rappresentano forme di sostegno, e non di reddito, finalizzate ad eliminare forme di discriminazione e a garantire l’irrinunciabile principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. (Fonte: CorSera/Università 18-03-16; FQ 29-02-16)