Home 2016 18 maggio LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE SOVRAISTRUZIONE E DISOCCUPAZIONE. UN'ANALISI DEL CENTRO STUDI DATAGIOVANI
SOVRAISTRUZIONE E DISOCCUPAZIONE. UN'ANALISI DEL CENTRO STUDI DATAGIOVANI PDF Stampa E-mail

L’analisi svolta dal centro studi Datagiovani per il Sole 24 Ore ha riguardato i lavoratori laureati tra i 25 e i 34 anni e i ragazzi diplomati tra i 20 e i 24 anni, nel periodo immediatamente successivi al titolo conseguito, per un complessivo di 1,6 milioni di giovani. I numeri mostrano che 100mila diplomati e 300mila laureati rientrano tra gli overeducated, con un titolo di studio più elevato rispetto a quello richiesto per l’attività lavorativa effettivamente svolta. Sono quindi il 17% dei diplomati e il 28% dei laureati. Dati disomogenei rispetto al diploma – al Sud la percentuale è del 13,5%, al Centro del 19% – più omogenei quelli riguardanti la laurea.
Se per quanto riguarda le caratteristiche di sovraistruzione per i diplomati i dati sono abbastanza in linea con quanto si registrava nel 2008, la situazione è molto più complessa per quanto riguarda i laureati. Se negli indirizzi di tipo medico solo l’8% dei giovani occupati è overeducated, si sale al 13,5% nel caso di ingegneria e architettura, per arrivare al 43,6% nelle discipline umanistiche, l’ambito che ha risentito di più degli effetti della crisi con un aumento rispetto al 2008 di ben 12 punti percentuali. Pesante anche la crescita dell’overeducation nelle scienze naturali – biologia, fisica, chimica – passata dal 17% del 2008 all’attuale 26%.
La crisi ha giocato un ruolo decisivo nel complesso rapporto tra giovani e mondo del lavoro, e questo è evidente se analizziamo il livello di disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione è salito per i diplomati dal 17,9% del 2008 al 36,4% del 2015 e per i laureati dal 9,4% al 17,2%. Per chi, invece, è riuscito a trovare un posto di lavoro, si è trovato di fronte molto spesso al fenomeno dell’“iperqualificazione” che, dal 2008, è aumento del 3-4%.
(Fonte: L. Todisco, www.europinione.it 29-03-16)