Home 2016 18 maggio RICERCA. VALUTAZIONE DELLA RICERCA IL TEMPO GIUSTO PER LA VALUTAZIONE
IL TEMPO GIUSTO PER LA VALUTAZIONE PDF Stampa E-mail

La valutazione è qualcosa di troppo serio per poter essere seriale, di troppo delicato per poter essere affidato a criteri automatici o semiautomatici, di troppo importante per potere essere portato a termine in fretta, quanto prima, prima del tempo che ci vuole: «Benché sia il misconoscibile per eccellenza, il tempo è ciò che rivela la miscomprensione e la misvalutazione: è col favore del tempo che lo scarto tra vera e falsa verità, tra verità vivente e verità morta aumenta poco a poco; ed è nel corso del tempo che chi veniva scandalosamente sopravvalutato o ridicolmente gonfiato verrà ributtato nell’immenso dimenticatoio del divenire; chi era misconosciuto sarà riconosciuto. La valutazione della qualità della ricerca non può essere la base della distribuzione, anche parziale, di risorse finanziarie, per la semplice ragione che richiede il tempo che richiede, non un secondo di meno: il tempo di volta in volta giusto, per definizione non preventivabile. Il problema della valutazione non è quello di essere fatta entro, ma, semmai, quello di essere fatta non prima di. Il resto non è valutazione della qualità, semmai valutazione «senza qualità». Si abbia — se non altro — il buon gusto, il pudore, la decenza di ricorrere a un altro vocabolario. (Fonte: E. Mauro, Palaver 5 n.s., 2016, n. 1)