Home 2016 20 ottobre DOTTORATO DOTTORATI INNOVATIVI CON CARATTERIZZAZIONE INDUSTRIALE. RISORSE PARI A 20 MILIONI DI EURO
DOTTORATI INNOVATIVI CON CARATTERIZZAZIONE INDUSTRIALE. RISORSE PARI A 20 MILIONI DI EURO PDF Stampa E-mail

Partono le attività del Programma operativo nazionale “Ricerca e Innovazione” (PON RI) 2014-2020, erede di uno dei Programmi operativi più controversi e problematici, anche sul fronte giudiziario, del periodo di programmazione 2007-2013: il PON Ricerca e Competitività. È infatti stato pubblicato il Decreto del Direttore generale 1540 del 29 luglio 2016 per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca con il quale viene adottato il primo avviso relativo ai "Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale". L’avviso rientra nell’ambito dell’Asse I “Investimenti in capitale umano” del PON che prevede due tipologie di azioni: Azione I.1 - Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale. Azione I.2 Mobilità dei ricercatori.
Il PON RI 2014-2020 afferma che l’Azione I.1 “intende promuovere una nuova visione del dottorato di ricerca.” In particolare “le iniziative di formazione dottorale che si intendono promuovere sono caratterizzate da due elementi: forte interesse industriale.; coinvolgimento diretto delle aziende.” Oggetto del DD 1540/2016 è il finanziamento di borse di dottorato di ricerca di durata triennale, per la frequenza, a partire dall'Anno Accademico (A.A.) 2016/2017, di percorsi di dottorato nell'ambito dei quali è fatto obbligo al dottorando di svolgere un periodo di studio e ricerca presso imprese, un periodo di studio e ricerca all'estero, per qualificare "in senso industriale" le proprie esperienze formative e di ricerca. Per questo avviso sono stanziati 20 milioni di euro. Le risorse per l’intero periodo di programmazione dedicate ai dottorati industriali sono pari a 114 milioni di euro.
Commento di flccgil: La scelta degli incentivi come quello del dottorato in azienda presuppone l’idea fallimentare che non serva un grande investimento dello Stato nell’università, ma la creazione di una élite specializzata a cui si apriranno le porte di poche professioni qualificate e ben remunerate, mentre la maggioranza dovrà adeguare le aspettative a ciò che effettivamente “offre” il mercato. (Fonte: flccgil.it 14-09-16)