Home 2016 20 ottobre RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. DOTTORATI. RICERCATORI DI TIPO A E DI TIPO B. ASSEGNISTI. DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AI RUOLI
RECLUTAMENTO. DOTTORATI. RICERCATORI DI TIPO A E DI TIPO B. ASSEGNISTI. DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AI RUOLI PDF Stampa E-mail

La percentuale di posti di dottorato banditi dagli Atenei del Sud è passata dal 27,7% al 21,7% sul totale. Dieci Atenei, di cui otto sono al Nord, garantiscono il 42% dei dottori di ricerca in tutta Italia. Il 50,3% dei ricercatori con un contratto di tipo «A» è concentrato solo in 5 regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Lazio. Anche i contratti per i ricercatori a tempo determinato di tipo «B», quelli che dopo tre anni possono assicurare l’immissione in ruolo se si è ottenuta l’abilitazione nazionale e si riceve una chiamata diretta da un ateneo, non si sono rivelati utili. A fronte di 1.800 pensionamenti annui medi, meno di 1.000 ricercatori verranno inseriti in ruolo. «Puntiamo a far diventare strutturale la misura decisa nella legge di Stabilità lo scorso anno, con fondi per 862 posti per ricercatori di tipo B in tre anni», annuncia la deputata Pd Manuela Ghizzoni. Ma per ora è solo un proposito. Il dato secco rivela un altro scenario: solo il 6,5% di chi è oggi assegnista di ricerca riuscirà ad accedere ad un ruolo strutturato. Bloccato a monte e a valle il sistema della ricerca ha subìto una «compressione selettiva» e ha rafforzato la sperequazione territoriale tra gli atenei. (Fonte: V. Santarpia, CorSera 06-10-16)