Home 2016 21 novembre RECLUTAMENTO CATTEDRE NATTA: UNA COMPLICAZIONE INUTILE
CATTEDRE NATTA: UNA COMPLICAZIONE INUTILE PDF Stampa E-mail

Il risultato facilmente prevedibile sarà quello di avere creato un gran numero di chiamate in cui la “chiara fama” non sarà tale da essere indiscutibile da parte del mondo accademico (a quello esterno si può far credere qualsiasi cosa), con l’ovvia ricaduta che ci sarà una coda di polemiche e di discredito che complicherà per anni la vita del sistema universitario italiano. Sarebbe stato molto meglio puntare su un sistema rigoroso e ben pensato di reclutamento straordinario di giovani, da cui sarebbero poi emersi naturalmente in futuro quelli “di chiara fama”, perché avrebbero contribuito a lavorare alla “rivoluzione” di un mondo che così non può andare molto avanti. Solo che, come diceva il buon vecchio Manzoni, chi si cura di costoro a Milano? (o a Firenze, o a Roma, scegliete voi). La ragione per cui il governo ha deciso di istituire le cattedre eccezionali intitolate a Natta è incomprensibile: nelle finalità, nei modi, nella gestione. È un pessimo esempio di come in politica ormai dominino circoli di cosiddetti esperti che dietro le quinte approfittano, temo, dell’ingenuità dei politici di turno per convincerli a fare mosse apparentemente spettacolari, ma in realtà prive di contenuto. Senza fare di tutte le erbe un fascio, sarebbe stato veramente opportuno aprire per i giovani talenti una via di reclutamento che non passasse attraverso il reclutamento degli atenei. Ma anziché occuparsi di questo tema si è preferito accontentare i fabbricanti di scandali a buon mercato (Fonte: M. Iscra, mentepolitica.it 05-11-16)