Home 2016 21 novembre STUDENTI. DIRITTO ALLO STUDIO CHE FARE PER AUMENTARE L’AFFLUSSO DI STUDENTI STRANIERI
CHE FARE PER AUMENTARE L’AFFLUSSO DI STUDENTI STRANIERI PDF Stampa E-mail

L’Italia, dal punto di vista dell'attrattività internazionale di studenti, non è messa male, almeno potenzialmente. Gli studi, di qualità più che decente, costano poco, il Paese è relativamente accogliente. Cosa ci impedisce allora di diventare una destinazione importante degli studenti internazionali e di trarne profitto? Due fattori. Innanzitutto, se analizziamo la provenienza degli iscritti non italiani, solo il 16% su 72.100 (2014) arriva da Paesi che l'Onu definisce a sviluppo umano «molto alto» (Francia, Grecia, Germania, Israele, ecc...): significa che non siamo abbastanza attrattivi verso ragazzi provenienti da scuole e università considerate di pregio. Il secondo fattore è che, per varie ragioni, non si riesce a far pagare il prezzo effettivo della formazione da noi offerta. Agli studenti internazionali chiediamo gli stessi contributi «scontati» cui hanno diritto i residenti italiani e della Ue. Che fare per aumentare l’afflusso di studenti stranieri? 1. Promuovere all'estero con convinzione la qualità del nostro insegnamento superiore e aumentare del necessario i corsi in inglese. 2. Fare pagare il dovuto agli studenti internazionali. Basta introdurre una tassazione con importi fissi legati alla posizione che il Paese di provenienza dello studente ha nella graduatoria dello sviluppo redatta dall'Onu. Semmai potremmo compensare con borse di studio gli studenti davvero meritevoli. Facendo queste due cose, affronteremmo la fame mondiale di formazione superiore, consolideremmo la reputazione internazionale delle nostre università e daremmo a loro e al Paese una preziosa fonte di entrata. (Fonte: F. Rugge, CorSera 10-11-16)