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Considerato il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti nel campo dell'eccellenza universitaria, il Regno Unito ha quasi 5 mila docenti italiani, secondo una stima del Times Higher Education riportata da R.it (Se si guardano le statistiche pubblicate dall’HEFCE, lo staff accademico italiano, comprensivo di “professional and support, and atypical staff” nel 2014-2015, ultimo dato disponibile, ammontava a 3710 unità di personale. Fonte: Roars). Una ricerca dell'ambasciata d'Italia presso le 150 più importanti università britanniche li suddivide così: il 50 per cento insegna nelle facoltà di scienze sociali e materie umanistiche (economia, business, scienze politiche, giurisprudenza, lettere, storia e filosofia), il 25 per cento in ingegneria, fisica e chimica, un altro 25 per cento in medicina, biologia e scienze naturali. Per la maggior parte sono dipendenti delle università del Russell Group, come Oxford, Cambridge, University College London (Ucl), Imperial, King's College, London School of Economics, Queen Mary. "C'è un grande numero di italiani che hanno successo negli ambienti accademici più prestigiosi di questo Paese e dunque del pianeta, segno che la preparazione di base ricevuta in Italia è molto buona", commenta il professor Roberto Di Lauro, addetto scientifico della nostra ambasciata a Londra. E i docenti italiani sono la comunità accademica non britannica più numerosa dopo quella tedesca, un altro segno di quanto siano riusciti ad affermarsi. (Fonte: E. Franceschini, R.it Scuola 14-11-16)
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