Home 2019 15 giugno IN EVIDENZA SEMPRE PIÙ AMPIO IL GAP TRA DOMANDA ED OFFERTA DI OCCUPAZIONE
SEMPRE PIÙ AMPIO IL GAP TRA DOMANDA ED OFFERTA DI OCCUPAZIONE PDF Stampa E-mail

Nel triennio 2014-2016, il 31,6% delle assunzioni ha riguardato personale sovraistruito rispetto al ruolo da ricoprire. Percentuale che sale al 34,3% se l'assunto ha meno di 29 anni. Quindi i più giovani, quando riescono a trovare un lavoro, spesso rischiano di essere troppo istruiti per quel tipo di occupazione. Emblematico è l'esempio dei neolaureati nei call center. Ma, allo stesso tempo, chi cerca lavoro non ha le competenze giuste per quello che le aziende cercano, cioè un lavoratore sempre più qualificato e con esperienza. Così ecco nel 2018 la caccia ad analisti e progettisti di software risultata difficile nel 60,7% dei casi, o quella di elettrotecnici e tecnici programmatori, con difficoltà di reperimento per il 58,6% e il 56,2% dei casi. Il Rapporto Excelsior 2018, realizzato da Unioncamere con Anpal sul mercato del lavoro in Italia, è una fotografia amara che mostra come il gap tra domanda ed offerta di occupazione nel nostro Paese sia sempre più ampio. Le cifre: su 4.553.980 assunzioni previste dalle aziende nel 2018, per il 26% dei casi è stato difficile trovare il profilo cercato, un dato cresciuto di 5 punti rispetto al 2017. I settori più in sofferenza e quindi più pronti ad assumere sono quello del commercio e dei servizi - turismo, ristorazione, logistica e sanità - dove nel 2018 sono state previste 1.638.550 entrate e dove nei prossimi 5 anni, il fabbisogno sarà il 25% del totale. Si cercavano commessi e camerieri, cuochi e addetti alle attività di amministrazione e back-office, insegnanti di lingue e traduttori. E nei prossimi anni, in vista dell'invecchiamento della popolazione, ci sarà sempre più necessità di medici e infermieri: previsto un fabbisogno di quasi 400mila unità. Nel 2018 mancavano anche tecnici, operai e professionisti altamente specializzati soprattutto nell'industria metalmeccanica, in quella informatica e nelle telecomunicazioni: sempre più serviranno saldatori e tecnici elettronici, meccanici e ingegneri elettrotecnici, tecnici programmatori e ingegneri energetici e meccanici, riparatori e montatori di macchine industriali, conduttori di mezzi pesanti e camion. Il nuovo presidente Anpal: «In futuro la domanda di lavoro sarà prevalentemente basata sulle high skills, specialmente nelle aree delle Data Science, cioè analytics, predictive analytics, machine learning, artificial intelligence». (Fonte: C. Voltattorni, Corr. Econ. 04-05-19)