Home 2019 20 novembre VARIE CON UN DECRETO LEGGE SI ABOLISCE IL MEPA E CON LA LEGGE DI BILANCIO LO SI RESUSCITA
CON UN DECRETO LEGGE SI ABOLISCE IL MEPA E CON LA LEGGE DI BILANCIO LO SI RESUSCITA PDF Stampa E-mail

Grazie all'audace blitz del MIUR, l'Università era stata finalmente liberata dalle tenebre in cui l'aveva costretta MEPA, l'orrenda creatura del mercato elettronico della pubblica amministrazione, i cui viscidi tentacoli costringono professori e ricercatori ad acquistare le loro strumentazioni scientifiche in una specie di Amazon di Stato, macchinosa e inefficiente: un supermercato virtuale in stile sovietico dove di norma i prodotti sono di qualità più scadente e costano di più rispetto a quelli reperibili sul libero mercato. Erano bastate poche righe intrise di saggezza per ricacciare negli inferi la creatura, con l'art. 4 del decreto-legge 29 ottobre 2019 n.126, che finalmente, mentre si scrive, consente alle Università e alle istituzioni AFAM di approvvigionarsi sul libero mercato per l'acquisto di beni e servizi funzionalmente destinati alle attività di ricerca. Ma con l'art.71 del testo bollinato della legge di bilancio, il governo contraddice se stesso in modo clamoroso a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge della liberazione. Il mefitico articolo 71 ripropone infatti l'obbligo perentorio di approvvigionamento con gli strumenti CONSIP per tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche, ivi comprese le istituzioni universitarie, generando così un mostruoso cortocircuito normativo, visto che il decreto-legge dovrà essere presumibilmente convertito negli stessi giorni della legge di bilancio. (F: N. Casagli, Roars 08-11-19)