Home 2020 25 gennaio STUDENTI ACCESSO A MEDICINA, MODELLO FRANCESE: CHE COS'È E COME FUNZIONA QUESTO ROBUSTO CATENACCIO
ACCESSO A MEDICINA, MODELLO FRANCESE: CHE COS'È E COME FUNZIONA QUESTO ROBUSTO CATENACCIO PDF Stampa E-mail

Se il test d'ingresso di Medicina - così come lo conosciamo - fosse abolito, e si optasse per il sistema alla francese, non vorrebbe dire che è arrivata la pacchia. Significherebbe invece che il proprio posto in facoltà dovrà essere difeso comunque sul campo di battaglia. In Francia infatti i ragazzi non hanno una vita più semplice: sono previsti 2 concorsi, uno al primo semestre e 1 al secondo semestre, veri e propri test composti di quiz a risposta multipla, corretti con sistemi informatici per evitare favoritismi e irregolarità. La differenza con i test di ingresso italiani è che queste prove in itinere si basano sulle materie studiate durante l'anno. E se va male? Se si cade sulla prova del primo semestre, le università francesi possono reindirizzare al massimo il 15% degli studenti verso altre facoltà. Ma se si è matricole, si può continuare sperando di passare il secondo test, alla fine del secondo semestre. Se invece si è ripetenti, si deve accettare il reindirizzamento e spostarsi di facoltà. Una volta effettuato il passaggio, in entrambi i casi non si potrà riprovare a iscriversi nelle facoltà di area sanitaria e medica. Ma l'odissea non è finita qui! Anche se si riesce a superare il secondo esame di sbarramento, accedono al secondo anno solo coloro che rientrano tra i posti disponibili. Tutti gli esclusi possono scegliere di essere reindirizzati verso altre facoltà o ripetere il primo anno. Ma se saranno di nuovo bocciati, non potranno più reiscriversi. L'Association Nationale des étudiants en médecine de France (ANEMF) sottolinea l'esigenza di rivedere il numerus clausus a Medicina perché non offre equità di accesso al sistema. Infatti, circa l'80% degli studenti vedono sfumare il loro sogno alla fine del primo anno di studi, e sono poi male indirizzati verso corsi di studi alternativi (F: C. Ardizzone, skuola.net 16.10.19)