Home 2020 3 giugno STUDENTI STUDENTI. FUORI CORSO E INDICE DI RITARDO
STUDENTI. FUORI CORSO E INDICE DI RITARDO PDF Stampa E-mail

Il numero di fuori corso si è ridotto in modo deciso negli ultimi anni: nel 2002 finiva nei tempi solo il 12,7% degli studenti, adesso (nel 2018, ultimo dato disponibile) questa quota arriva al 53,6%. E si devono fare distinzioni tra le varie tipologie di corsi: conclude gli studi nei tempi previsti il 53,9% dei laureati di primo livello e il 60,1% dei laureati magistrali biennali. Questi dati, raccolti nel rapporto "Profilo dei laureati 2018" di AlmaLaurea, non vanno confusi con quelli relativi all'indice di ritardo. Con questo indice si misura, infatti, la quantità di ritardo accumulato rispetto alla durata ordinaria del corso. Nel 2002 si raggiungeva al 70%, oggi siamo al 30,5% medio. Si va dal 47% della facoltà giuridiche alle lauree delle professioni sanitarie (15,2% di ritardo medio). L'indice di ritardo (v. Tabella) ha valori fortemente differenziati in base all'area geografica: chi si laurea in un ateneo al Nord impiega il 21,5% in più rispetto alla durata normale del corso per concludere gli studi; è il 32,9% per chi si laurea al Centro e il 41,8% per chi si laurea al Sud o nelle Isole. I laureati che concludono l'università senza aver svolto alcuna attività lavorativa impiegano in media il 18,2% in più rispetto alla durata normale del corso, gli studenti-lavoratori il 30,5% in più, mentre i lavoratori-studenti, ossia coloro che hanno svolto attività lavorative continuative a tempo pieno per almeno la metà della durata degli studi, impiegano quasi il doppio della durata normale (l'88,7% in più). (F: truenumbers.it 07.05.20)