Home 2023 31 luglio MEDICINA. PROFESSIONI SANITARIE. SSN SSN. MEDICI, INFERMIERI. PRONTO SOCCORSO. MEDICINA TERRITORIALE
SSN. MEDICI, INFERMIERI. PRONTO SOCCORSO. MEDICINA TERRITORIALE PDF Stampa E-mail

L'Italia ha un numero di medici per mille abitanti in linea con la media dei paesi sviluppati. La dotazione italiana di medici praticanti è più alta di quella di Olanda, Slovenia, Belgio e Francia. Meglio dell'Italia, se così si può dire, fanno Grecia, Norvegia, Svizzera e Islanda. Un problema specifico dell'Italia è l'elevata età media dei medici, frutto di politiche di programmazione e posti nelle scuole di specialità. L'Italia è sotto di due infermieri per mille abitanti rispetto ai paesi OCSE. Mancano 12 mila infermieri. Tutti i paesi comparabili al nostro per Pil pro capite ne hanno un numero superiore, fino ad arrivare alla Germania, che ha il doppio del valore italiano. Dal 2022 in avanti, la spesa a legislazione vigente è stata prevista in riduzione a €131,7 miliardi nel 2023, 128,7 nel 2024 e 129,4 nel 2025; variazioni che, in percentuale del Pil, dovrebbero bruscamente riportare la spesa sanitaria dal 7,1 per cento del 2022 al 6,1 per cento del 2025. La crisi del pronto soccorso è la crisi della medicina territoriale: ci dimentichiamo periodicamente che larga parte degli accessi, quelli che aspettano ore, in pronto soccorso non dovrebbero neanche andarci. Se vogliamo che rimanga il sistema sanitario nazionale, è certo che il privato non deve avere la facoltà di scegliere i servizi da erogare in deroga alla programmazione pubblica in base alla tendenza di indirizzare il denaro pubblico verso i privati. Altro problema riguarda la medicina territoriale (sistema delle cure primarie). I medici di medicina generale (MMG) devono essere incentivati ed aiutati a lavorare in studi associati, con infermieri e personale di supporto per le pratiche burocratiche. Non più convenzionati ma equiparati ai medici ospedalieri. F: M. Bordignon e G. Turati, lavoce.info o5.06.23.