Home 2023 14 ottobre UE. ESTERO RAPPORTO “NATIONAL STUDENT FEE AND SUPPORT SYSTEMS IN EUROPEAN HIGHER EDUCATION”
RAPPORTO “NATIONAL STUDENT FEE AND SUPPORT SYSTEMS IN EUROPEAN HIGHER EDUCATION” PDF Stampa E-mail

Secondo quest'ultimo rapporto promosso dall'Unione Europea, l'Italia è in testa tra i Paesi d'Europa per quanto riguarda i costi delle tasse studentesche nelle università pubbliche. Negli ultimi dieci anni, le tasse universitarie sono più che raddoppiate. Nell'anno accademico 2009/2010, l'importo medio, tra tasse e contributi, versato dagli studenti per l'iscrizione ai corsi del primo e del secondo ciclo è stato di circa 940,00€ nelle università statali e di circa 4.100,00€ nelle università non statali legalmente riconosciute. La spesa media per gli studenti universitari nelle università statali è attualmente di 1.592€ annui nel primo ciclo di studi e di 1.733€ all'anno nel secondo.
Le riduzioni e le esenzioni dal pagamento delle tasse riguardano di solito una percentuale molto ridotta di studenti, soprattutto nei sistemi in cui sono gli istituti di istruzione superiore a decidere in merito. Tuttavia, in Belgio (Comunità francese), Spagna, Irlanda, Francia e Italia, tra il 14 e il 40% degli studenti è esentato dal pagamento delle tasse, a seconda del sistema educativo. In questi cinque sistemi, gli studenti esonerati dal pagamento delle tasse ricevono anche borse di studio basate sul bisogno. Analogamente, in Belgio (Comunità fiamminga), i titolari di borse di studio basate sul bisogno pagano tasse ridotte pari a 119,90€ l'anno (circa il 20% di tutti gli studenti del ciclo breve, primo e secondo). Per le borse di studio, l'ammontare in Italia si avvicina agli standard della Norvegia ma, se nel Paese scandinavo le ricevono il 47% degli studenti nel primo ciclo di studi e il 49,1% nel secondo, in Italia ne beneficiano rispettivamente solo il 16,3% e il 17,7%.
F: National Student Fee and Support Systems in European Higher Education 2020/21; corruniv Settembre 2023.