Home 2023 28 dicembre IN EVIDENZA DOCENTI E RICERCATORI CHE TRASFERISCONO LA PROPRIA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA
DOCENTI E RICERCATORI CHE TRASFERISCONO LA PROPRIA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA PDF Stampa E-mail

Il nuovo decreto legislativo di riforma fiscale interviene in materia di fiscalità internazionale e riguarda anche docenti e ricercatori che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. Il decreto in esame prevede che resta impregiudicato il regime giuridico dei soggetti di cui all'articolo 44 del decreto-legge n. 78 del 2010 concernente gli incentivi per il rientro in Italia dei docenti e ricercatori residenti all'estero. Dunque per docenti e ricercatori che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia rimarranno le vecchie regole. Da qui, rimane fermo il regime fiscale che consente di pagare l'Irpef solo sul 10% del reddito prodotto in Italia. Ciò vale per il periodo d'imposta in cui la residenza viene trasferita e nei successivi 5. Può accedere al regime agevolato chi svolge attività di docenza e ricerca in Italia e possiede i seguenti requisiti:

  • ha un titolo di studio universitario o a esso equiparato;
  • è stato residente all'estero non in maniera occasionale;
  • ha svolto all'estero documentata attività di ricerca o docenza per almeno due anni continuativi, presso centri di ricerca pubblici o privati oppure università;
  • acquisisce la residenza fiscale in Italia, mantenendola per tutto il periodo di fruizione dell'agevolazione (in caso di nuovo trasferimento all'estero, il beneficio viene meno dal periodo d'imposta in cui si perde la residenza fiscale in Italia).

F: investireoggi.it nov. 2023