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UN AUMENTO DELL’INCREMENTALITÀ SULL’ORIGINALITÀ DELLE INNOVAZIONI PUBBLICATE DAL 1945 AL 2010 PDF Stampa E-mail

PAPERS AND PATENTS ARE BECOMING LESS DISRUPTIVE OVER TIME. È uno studio pubblicato all'inizio di quest'anno su "Nature" da tre "scienziati sociali", due (Michael Park e Russel Funk) della Scuola di Management dell'Università del Minnesota e una (Erin Leahey) della Scuola di Sociologia dell'Università dell'Arizona. E' uno studio estremamente documentato essendo basato sull'analisi di circa 45 milioni di lavori scientifici e su quasi 4 milioni di brevetti pubblicati a partire dal 1945, e con il ricorso a un indicatore che, misurando le citazioni nei cinque anni successivi a quello considerato, distingue tra la rilevanza originale di un contributo rispetto a un ruolo più incrementale sugli studi precedenti. Gli autori misurano un dato oggettivo: nel periodo 1945-2010 la diminuzione di tale indice (ovvero L'AUMENTO DELL'INCREMENTALITÀ SULL'ORIGINALITÀ DELLE INNOVAZIONI PUBBLICATE) oscilla tra il 90 e il 100%, minore nel caso delle scienze della vita, della ricerca fisica e biomedica, ma maggiore per le scienze sociali e tecnologiche. Analogamente, anche se con valori inferiori per i brevetti dove, nel periodo 1980-2010, l'originalità è scesa di oltre il 90% per i farmaci e la medicina e di quasi l'80 per i computer. Entrambi settori considerati, non a caso, leader per i processi innovativi di quegli anni. Se però guardiamo alla numerosità assoluta degli studi dirompenti (disruptive), questa si mantiene sostanzialmente stabile, ma non risulta influenzata, e influenzabile, dalla crescita dei risultati incrementali. (F: Articolo ricordato da A. Silvani su Articolo33 n. 3 luglio/settembre 2023)