Home 2010 15 Marzo La diffusione dell'e-learning in Italia
La diffusione dell'e-learning in Italia PDF Stampa E-mail
Per molte ragioni in Italia la diffusione dell'e-learning è notevolmente più lenta e difficoltosa rispetto ai trend americani dove la tradizione culturale della formazione in aula è molto più radicata. Nonostante gli incentivi (sia rivolti alle aziende pubbliche e private, che alle istituzioni educative) per la sua diffusione, sembra che il panorama formativo italiano sia "timoroso" rispetto all'implementazione di programmi e-learning. Ciononostante sono nati i primi corsi di laurea online (Politecnico di Milano, Università di Firenze) e svariati decreti del Ministro per l'Innovazione Tecnologica, Lucio Stanca, hanno previsto che la diffusione nella Pubblica Amministrazione dell'e-learning sia pianificata e conclusa nel prossimo biennio. Un altro ateneo molto attivo in questo settore è, anche per ragioni geografiche di isolamento dalle grandi vie di comunicazione, l'Università di Camerino, con diversi servizi on-line cui si affiancano anche corsi svolti in videoconferenza e perciò altamente interattivi e coinvolgenti, presso aule attrezzate ad hoc. Informazioni più dettagliate possono essere reperite su http://www.videoconf.it/ dove è possibile informarsi sul primo caso italiano di teledidattica in videoconferenza, accompagnata da sistemi di e-learning, con quattro sedi distaccate collegate in tempo reale e contemporaneamente (Roma-Camerino-Terni-Orvieto) nell'a.a. 2000/01. L'iniziativa più significativa coinvolse gli studenti-lavoratori di Roma e Terni in collegamento tramite aule didattiche attrezzate e poi anche la sede di Ascoli Piceno con Camerino, per gli insegnamenti di Scienze e Tecnologie del corso di Tecnologie per il restauro e la conservazione dei beni culturali. L'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa - INDIRE ente nazionale di ricerca e di documentazione in ambito educativo, da alcuni anni si occupa della formazione in servizio del personale della scuola (dirigenti, insegnanti, personale amministrativo e collaboratori scolastici). Propone una modalità blended (in collaborazione con il MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali) e mette a disposizione l'ambiente di collaborazione on line PUNTOEDU. Nel febbraio 2007 La Repubblica e Il Sole 24 Ore hanno lanciato il master in gestione ed economia d'impresa in CD e DVD allegati ai quotidiani, con una piattaforma di e-learning, alla quale i lettori possono accedere per le prove di valutazione. Con questa operazione la formazione a distanza diventa un fenomeno mediatico aperto al grande pubblico. Vi è qualche iniziale esempio di collaborazione con il mondo dell'industria come un progetto Eniscuola (https://www.eniscuola.net/eni/progetto-eniscuola.html) creato e gestito da Eni in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei. Per raggiungere l’obiettivo di mettere a disposizione dei giovani tutte le informazioni necessarie sui temi dell’energia e dell’ambiente, lo strumento utilizzato, fin dal 2000, è stata una piattaforma di e-learning aperta a tutte le scuole che la possono utilizzare in aula come strumento per imparare ed anche sperimentare giocando. L'assistenza alle classi che aderiscono al progetto si realizza anche in un’attività di controllo dell'efficacia dell'iniziativa. Concrete iniziative, rivolte agli studenti, ma soprattutto all'approccio dei docenti verso nuove forme di insegnamento delle materie scientifiche, sono stati realizzati a livello locale o con la collaborazione degli uffici scolastici delle varie regioni. L'Unesco, il Ministero Italiano per la Pubblica Istruzione, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il Ministero dell’Istruzione Ungherese, l’Unione Europea hanno patrocinato e dato riconoscimenti al progetto Eniscuola. (M. Ciavarella 03-03-2010)