Home 2010 02 Agosto Professori e ricercatori universitari dopo la manovra finanziaria
Professori e ricercatori universitari dopo la manovra finanziaria PDF Stampa E-mail

Negli anni 2011/13 vengono bloccati per un triennio la maturazione di classi e scatti, e l’adeguamento annuale delle posizioni stipendiali sulla base degli indici annualmente determinati dall’Istat . Senza possibilità di recupero. Le progressioni di carriera disposte in questi anni hanno solo valore giuridico. Inoltre l’articolo 9 al comma 2 prevede che gli stipendi superiori ai 90.000 euro lordi sono ridotti del 5% fino a 150.000 euro, mentre per la parte eccedente i 150.000 euro il taglio sarà del 10%.

NOTA

Le perdite sono a regime e per sempre, nel senso che si trascinano negli anni, determinando la modifica delle curve retributive della docenza. Il rallentamento della dinamica retributiva produce danni relativamente maggiori per i docenti più giovani, che sono all’inizio della carriera, piuttosto che per coloro con maggiore anzianità che hanno accumulato un percorso salariale e previdenziale consistente. Proprio perché i tagli non sono recuperabili, il loro effetto cumulativo va misurato in termini di perdita individuale sull’arco dell’intera carriera futura. La proiezione riguarda i tre anni del blocco, ma essa andrebbe, in effetti, calcolata, in termini di minore retribuzione attesa e conseguita, per tutta la carriera di ciascuno. Si vedrebbe allora che il blocco produce una perdita di reddito a regime estremamente rilevante. Non va poi sottovalutato l’effetto del blocco sulla contribuzione pensionistica, particolarmente per chi matura nel nuovo regime.

TABELLA

La proiezione è sulle posizioni iniziali, mediane e finali delle tre fasce di docenza, in modo da dare l’idea dell’entità dei tagli a seconda della collocazione individuale in classi e scatti. Nella tabella che segue,

•        la prima cifra (a) rappresenta la perdita media per il blocco di classi e scatti, calcolata sullo stipendio annuale lordo, e cioè la differenza tra una classe e quella superiore proiettata per tre anni dal 2011 al 2013.

•        La seconda cifra (b), la perdita dovuta al mancato adeguamento annuale per la posizione di riferimento, sempre nei tre anni, nell’ipotesi arbitraria che per tutti e tre gli anni l’adeguamento fosse pari al 2% annuo (ma l’anno scorso, ad esempio, l’adeguamento è stato del 3,77%).

•        La terza cifra (c) rappresenta la perdita media annuale a regime consistente in un importo pari a 1,5 scatti (blocco per tre anni degli scatti biennali).

•        Ovviamente anche gli importi della colonna b) con la norma attuale non verranno recuperati.

Perdite medie complessive nel triennio

Professore ordinario confermato a T.P.

a         b                c

Ordinario classe       1:       9351   + 7.530        4675

Ordinario classe       9:       10380 + 11.105       5190

Ordinario classe       14/3:  6402   + 13.950       3201

 

Professore associato confermato a T.P.

a         b           c

Associato classe 1:            6642   + 5650               3321

Associato classe 9 :           7371   + 8185              3685

Associato classe 14/3:        4545  + 10205   2272

 

Ricercatore confermato a T.P.

a          b        c

Ricercatore classe 1:          4743   + 4327            2371

Ricercatore classe 9:          5265   + 6132            2632

Ricercatore classe 14/2:     3246  + 7445   1623

 

RIENTRO DEI RICERCATORI – ARTICOLO 44

Dal 2011 I ricercatori che ritornano a lavorare in Italia potranno escludere dalla formazione del reddito il 90% degli emolumenti purché al momento dell’emanazione del decreto siano stati 2 anni continuativi all’estero, si applica anche a chi sarà all’estero per i successivi 5 anni. Dovranno prendere la residenza fiscale in Italia e si applica per 3 anni.

(Elaborazione a cura del centro nazionale FLC CGIL su dati Aran e Miur)