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IL SISTEMA UNIVERSITARIO ITALIANO È TRA I MENO FINANZIATI DELL’UNIONE EUROPEA. PRES.te CRUI: LE TELEMATICHE NON SONO UN ASCENSORE SOCIALE, CREANO SOLTANTO STUDENTI DI ALTRO TIPO PDF Stampa E-mail

Spendiamo 12.000 euro per studente, in Francia 18.000, in Germania 20.000. In Italia ricerca e università pesano l’1,5% della spesa pubblica, la media Ocse è quasi il doppio, 2,7%. A questa università serve uscire rapidamente dalle assunzioni fatte con i punti organico, dalla burocrazia sugli acquisti minimi. E dai lacci e lacciuoli per aprire nuovi corsi di laurea. Sull’argomento università telematiche: Sono atenei, sì, ma sfruttano il fatto che siamo l’unico Paese al mondo in cui esiste il valore legale della laurea. Non avrebbero 240.000 studenti iscritti, altrimenti. Le telematiche in Italia sono undici, molto diverse tra loro, ma unite nel rivendicare la loro funzione sociale, il fatto che non costano allo Stato e che qualsiasi formazione offrano è comunque un di più. Questo argomento, però, è un falso. Non può bastare lo schermo di un pc per formare brillanti coscienze critiche. A un ragazzo che vive in una zona remota del Paese devi dare una borsa di studio e farlo studiare in un ateneo di grande qualità. Invece gli dici “stai a casa tua e ti faccio un favore se prendi una laurea digitale”. Le telematiche non sono un ascensore sociale, creano soltanto studenti di altro tipo. F: Giovanna Iannantuoni presidente CRUI, intervistata da C. Zunino, La Repubblica 27.04.24.