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UN TESTO SCRITTO NERO SU BIANCO PROVA A MEDIARE TRA LE UNIVERSITÀ TELEMATICHE E IL MUR SUL FUTURO DEGLI ATENEI A DISTANZA PDF Stampa E-mail

“Un tavolo, di cui facevano parte MUR-CRUI-ANVUR-CUN-rappresentanti delle università telematiche, ha prodotto un documento di sintesi che contiene le posizioni maggioritarie espresse durante i vari incontri, non quindi riconducibile a proposte del Ministero”, scrive il MUR in una nota. Ora c’è un testo scritto nero su bianco che prova a mediare tra le università telematiche e il ministero dell’Università e della Ricerca sul futuro degli atenei a distanza. Il testo si divide in cinque punti: il primo è quello dei docenti. Il rapporto docenti-studenti nelle università tradizionale è 1 a 28 mentre in quelle telematiche è 1 ogni 385. Non basta secondo le regole europee. Secondo il testo del ministero dovrà salire a 1 e 56. Altro punto cardine riguarda la certificazione degli esami online. Il ministero ha chiesto di affidarsi all’agenzia pubblica ANVUR, attraverso un test nazionale (Teco) da somministrare agli studenti all’inizio o alla fine del corso”, afferma in una nota il ministero. C’è la possibilità che le telematiche possano introdurre alcuni corsi in presenza e, per reciprocità, le “tradizionali” aumentino la loro offerta a distanza “senza limiti”. C’è poi la richiesta alle università online di realizzare lezioni sincrone, quindi in diretta, e non soltanto visibili in streaming successivamente. F: corruniv 22.05.24