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IL RISCHIO DI UNA PLETORA MEDICA PDF Stampa E-mail

Si stima che tra il 2023 e il 2032 quasi 109 mila camici bianchi lasceranno la professione attiva. Tuttavia, le nuove leve sono già in formazione: negli anni accademici tra il 2018 e il 2027 (con lauree attese tra il 2023 e il 2032), i posti programmati per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia sono circa 141.000. Il rischio di una pletora medica è concreto, ma il problema è più complesso di una semplice sovrabbondanza di professionisti. Secondo i dati elaborati dalla Corte dei Conti su dati OCSE 2019, il numero dei medici che ha lasciato l'Italia fra il 2008 e il 2018 ammonta a 11 mila mentre circa 3000, in base ai dati Onaosi, abbandonano ogni anno il SSN prima dell'età di quiescenza. E i fenomeni in base agli ultimi dati non sembrano in diminuzione. Oggi si tratta di rendere più attrattivo il lavoro nel settore pubblico particolarmente in alcune specialità, come Medicina di Emergenza/Urgenza. Dopo il 2027 la curva pensionistica, sarà in netto decremento e questo dovrebbe facilitare la programmazione al fine di raggiungere l'equilibrio tra il numero di specialisti che possono entrare nel mondo del lavoro e quelli che ne usciranno, ma stando alle tendenze politiche attuali quello che si genererà sarà invece un "imbuto lavorativo" per il consistente aumento dei medici neolaureati e specialisti rispetto ai medici collocati in pensione. Sarà favorita, pertanto, la c.d. pletora medica. Numeri elaborati dall'Anaao Assomed su dati Ocse, Onaosi ed Enpam. Marzo 2024.