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EMENDAMENTI AL TESTO BASE SUL NUMERO CHIUSO A MEDICINA PDF Stampa E-mail

Sono stati presentati gli emendamenti al Testo base sul numero chiuso a medicina, approvato il 24 aprile 2024 dal Comitato ristretto della Commissione cultura del Senato. La discussione e la votazione degli emendamenti inizieranno il 22 maggio 2024. Tutti i Gruppi politici (eccetto quello di AVS) hanno presentato emendamenti, che di fatto accettano il Testo base che ha come aspetto cruciale l’introduzione in Italia di un modello di selezione simil-francese: espulsione ogni anno, dopo il primo semestre, di oltre 45.000 studenti. I senatori del PD Zambito, Camusso, Furlan, Rando e Verducci, con l’emendamento 2.10, vogliono portare da sei mesi a un anno il percorso di selezione alla fine del quale comunque verranno espulsi oltre 45.000 studenti all’anno. Inoltre i senatori dello stesso PD D’Elia, Crisanti, Rando e Verducci, con l’emendamento 2.14, per applicare ‘meglio‘ il numero chiuso, vogliono aggiungere, dopo un anno di selezione, il «superamento di un test nazionale.» I senatori del M5S Castellone, Pirondini, Aloisio, Castiello, Mazzella e Pirro, con l’emendamento 2.16, per applicare ‘meglio’ il numero chiuso, vogliono aggiungere lo «svolgimento di un test di verifica finale in forma scritta concernente le materie degli insegnamenti del percorso formativo del primo semestre.» I senatori di Alleanza Verdi e Sinistra De Cristofaro, Cucchi, Aurora Floridia e Magni hanno presentato l’emendamento 2.3 con il quale rifiutano la selezione simil-francese e si esprimono contro il numero chiuso.

I Senatori della Commissione Cultura continuano a non volere ascoltare le critiche che negli ultimi anni sono state espresse in Francia al loro stesso modello di selezione, sperimentato per oltre 50 anni: «un massacro generazionale», una «macelleria didattica», una «catastrofe», un «calvario», un «inferno», una «fossa dei leoni», una «follia». Gli stessi Senatori continuano a non tenere in nessun conto che nessuno degli auditi dalla Commissione si sia espresso a favore del modello simil-francese (libero ingresso con la mannaia del numero chiuso dopo alcuni mesi), e continuano a non prendere in nessuna considerazione le puntuali e documentate critiche all’esperienza francese espresse, oltre che dall’ANDU, anche dai Rappresentanti degli studenti e, nella sostanza, dalla Rappresentante dell’Ambasciata francese in Italia. Il Segretario nazionale del più grande sindacato dei medici (ANAAO) ha diffuso un intervento/comunicato di dura critica al modello francese sposato dal Comitato ristretto: “Non scimmiottare modelli di altri Paesi ma rendere più snello l’accesso a Medicina”. Nell’intervento del Segretario si legge tra l’altro: «Se i posti a disposizione saranno funzione, come annunciato, del fabbisogno di medici della sanità italiana, alcune decine di migliaia di studenti resteranno fuori. Certo, potranno iscriversi in altre discipline affini con il riconoscimento dei crediti formativi, ma chi decide di andare a lettere o filosofia avrà perso 6 mesi (nella migliore delle ipotesi) della propria vita formativa consumati, tra l’altro, in una feroce competizione.» La CRUI ha elaborato un documento sul numero chiuso che prevede una pesante selezione prima dell’ingresso a Medicina e, quindi, non aderisce (non dovrebbe) al modello simil-francese voluto e ribadito dai Senatori della Commissione cultura. F: da un comunicato dell’Andu trasmesso via email il 21.05.24.