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DEVASTAZIONE DI ISTITUTI DI ISTRUZIONESUPERIORE PDF Stampa E-mail

La devastazione dell’istituto di istruzione superiore Belluzzi Fioravanti di Bologna segue quella del Severi Correnti di Milano, avvenuta nello scorso mese di febbraio, dove i danni ammontarono a 70mila euro. Video circolano in rete nei quali sono stati filmati i danneggiamenti provocati dagli alunni. Sono stati aperti diversi estintori, imbrattate le pareti e gli arredi scolastici sarebbero stati divelti e lanciati da alcune finestre. A causa delle polveri sprigionate dagli estintori è necessaria una bonifica dell'aria. Fermo restando il fatto che il concetto stesso di “occupazione concordata”, in auge ormai da decenni in Italia, rappresenta a tutti gli effetti una sorta di ossimoro, sarebbe interessante sapere che cosa pensano di quanto accaduto coloro i quali hanno criticato anche vibratamente la proposta di reintrodurre il voto di condotta da parte del ministro Giuseppe Valditara. Perché delle due l’una: o a scuola si impara che oltre a essere figli si è anche cittadini, e di conseguenza si rispettano gli altri (compagni e docenti) e con questi i beni comuni, oppure si introietta un’idea di impunità all’insegna del “vale tutto” destinata in seguito a far danni non solo ad aule ed arredi scolastici. Sui fatti dell'istituto Belluzzi Fioravanti è intervenuto il ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara: «Purtroppo atti come quello di Bologna non solo ripropongono la distruzione di un bene pubblico come una scuola, ma per di più lo fanno in un momento, quello della fine dell'anno scolastico e del conto alla rovescia per la maturità, in cui il diritto allo studio e a poter frequentare proficuamente la scuola è più che mai da salvaguardare. Per tutte queste ragioni auspico un intervento deciso e risoluto da parte delle autorità preposte». Da quanto si apprende l'USR Emilia-Romagna ha immediatamente contattato il preside del Belluzzi Fioravanti, che ha già provveduto a presentare denuncia presso il commissariato. Sono in corso operazioni di riconoscimento dei responsabili che saranno sanzionati in conformità a quanto previsto dalle leggi vigenti. F: D. Corneo e red.ne online, Corriere di Bologna 22.04.24.