INFORMAZIONI UNIVERSITARIE

Il rapporto “Towards a Common Definition of Micro-credentials in 2022” (UNESCO) propone una definizione di micro-credenziale come "un record di risultati di apprendimento mirato che verifica ciò che il discente conosce, comprende o sa fare". Inoltre, "comprende una valutazione basata su standard chiaramente definiti", "viene rilasciata da un fornitore affidabile", "può anche contribuire o integrare altre micro-credenziali o macro-credenziali attraverso il riconoscimento dell'apprendimento pregresso" e "soddisfa gli standard richiesti dalla relativa assicurazione di qualità". Se le micro-credenziali sono accettate e utilizzate più diffusamente nelle decisioni di assunzione basate sulle competenze rispetto alle tradizionali assunzioni basate sul titolo di studio, le conseguenze per le università potrebbero essere due. In primo luogo, la domanda di istruzione superiore potrebbe diminuire in quanto le competenze sono acquisite in modo più flessibile e in tempi più brevi attraverso le micro-credenziali. In secondo luogo, i discenti potrebbero rivolgersi a fornitori non universitari in grado di offrire una formazione più pratica e orientata al mercato. Sebbene non sia possibile prevedere con certezza quali saranno gli esiti, l'efficacia delle micro-credenziali nel dotare gli studenti di competenze in tempi più brevi suggerisce che il loro futuro è promettente.
L'Unione europea ha lanciato il progetto Micro-credentials linked to the Bologna Key Commitments (MICROBOL) per studiare come le micro-credenziali possano essere integrate nello Spazio europeo dell'istruzione superiore (UHEA). MICROBOL ha creato il Quadro comune per le micro-credenziali nell'EHEA, che esamina l'assicurazione della qualità, la valutazione e la descrizione delle micro-credenziali utilizzando i principi della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento e del Sistema europeo di trasferimento e accumulo dei crediti. F: H. Ergin e J. Brennan UWN 09.04.24.