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QUALITÀ DELLA PRODUZIONE MONDIALE DELLA RICERCA. GRANDI SUCCESSI E ALCUNE RISERVE NEL CASO DELL’ITALIA PDF Stampa E-mail

In un non meglio identificato REPORT DI ELSEVIER si esamina la qualità della produzione mondiale della ricerca negli ultimi 16 anni, dal 2006 al 2022, attraverso il Field Weighted Citation Index (FWCI) e vi si afferma che la ricerca italiana, nonostante il suo sottofinanziamento, compete validamente con il resto del mondo dal punto di vista del numero delle citazioni. Come Roars ha scritto più volte, fin dal 2016 il governo britannico si preoccupava del possibile sorpasso dell'Italia sulla Gran Bretagna in termini di FWCI. Una preoccupazione fondata, visto che l'Italia ha poi davvero raggiunto la Gran Bretagna, come certificato dal rapporto di Elsevier per il governo britannico pubblicato nel maggio 2022. Inoltre Nature pubblica un articolo, basato anch'esso su dati Scopus-Elsevier dove si mostra che l'Italia è il secondo paese al mondo, dopo l'Arabia Saudita e prima dell'India, per crescita del numero degli autori estremamente produttivi, cioè autori che pubblicano in media più di 1 articolo ogni 5 giorni.
Su queste lusinghiere notizie occorre tuttavia esercitare alcune riserve: l'Italia è campione europea per numero assoluto di ritrattazioni; i dati citazionali italiani (e quindi anche il FWCI) sono gonfiati da autocitazioni e club-citazionali, e ciò è documentato dall'articolo uscito su PLOS ONE "Citation gaming induced by bibliometric evaluation: a country-level comparative analysis" (A. Baccini et al., 2019). F: Roars gennaio 2024.